Per certi versi è sembrato che si riavvolgesse il nastro ad un anno fa, quando al Picco, sempre nell’ultimo atto della regular season, un’altra squadra battendo lo Spezia festeggiava la Serie A diretta, il Parma.
Quest’anno è toccato al Lecce gioire, in contesti però del tutto differenti.
Al Via del mare è stata una sconfitta indolore, peraltro incassata immeritatamente, tenendo testa per larghi tratti del match alla seconda della classe.
Indolore perché, a differenza dell’anno prima, quest’ultima giornata ci ha lasciato qualcosa di concreto in mano.
Un 7° posto che potrebbe anche diventare 6° nelle prossime ore e la possibilità di disputare il 5° play-off di B della gestione Volpi, traguardo per niente scontato ad inizio stagione.
A posteriori, valutando l’andamento delle altre gare, potrebbe esserci un po’ di rammarico per aver perso quel tanto agognato 6° posto con cui ci si presentava a Lecce.
Soprattutto perché gli aquilotti scivolano in 7ª posizione soltanto all’81’, quando al Bentegodi un rigore di Di Carmine completa la rimonta ai danni del Foggia, costringendo i satanelli alla retrocessione.
Peccato sì, ma considerando anche che a 10′ dal termine, l’Hellas era in vantaggio e Cittadella e Cremonese erano entrambe ferme sul pareggio, forse sarebbe potuto anche andare peggio.
Nel complesso, è successo quel che ci si aspettava: in caso di sconfitta spezzina, era davvero improbabile che nessuna delle tre inseguitrici riuscisse a spuntarla.
A caricare un ambiente già caldo ed euforico per l’obiettivo conquistato, ci ha pensato poi Pasquale Marino nel post-gara, convinto che i suoi, agli spareggi, potranno competere contro chiunque: “Il raggiungimento dei play-off non deve essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza“.
Che questo tanto meritato traguardo possa davvero rappresentare il punto di partenza per il nostro cammino play-off, un sentiero senza dubbio impervio, pieno d’insidie, ma che ci si augura possa essere il più lungo possibile.
E anche se per il secondo anno consecutivo ci ritroviamo a vedere festeggiare la Serie A ai nostri avversari, ce ne faremo una ragione, consapevoli che il ruolo di guastafeste non ci appartiene affatto.
Tuttavia la promozione del Lecce ci scivola letteralmente di dosso, perché, che sia Hellas–Spezia o ancor meglio Spezia–Cittadella (domani uscirà la sentenza del giudice sportivo sul caso Palermo), per quest’anno, si può continuare a sognare ancora per un po’.