E’ uno Spezia da stropicciarsi gli occhi quello che batte a domicilio il Benevento al “Vigorito“, sia da punto di vista del gioco che da quello del risultato, netto, inequivocabile.
Una gara dominata per tutti i novanta minuti, se ci eccettuano i cinque successivi alla rete del vantaggio di Pobega, nei quali i sanniti colpiscono un palo con Lapadula e calciano in porta con Insigne, stoppato da Provedel.
Inzaghi in avvio cambia modulo e preferisce affrontare i bianchi con un 4-4-2 nell’intento di inibirne le fonti di gioco sugli esterni.
In realtà i ragazzi di Italiano iniziano a far girare la palla da una parte all’altra, costringendo i padroni di casa a osservare inermi le giocate spezzine.
I bianchi macinano gioco sino al vantaggio di Pobega che chiude di ginocchio in corsa un’azione iniziata dalla sinistra e proseguita verso la destra, con Ferrer che pennella un perfetto cross.
Come detto il Benevento reagisce di nervi e d’istinto per qualche minuto, ma poi ricomincia il dominio aquilotto.
La ripresa, nonostante il ritorno al 4-3-3 di Inzaghi e a qualche cambio, si gioca sulla falsariga dei primi 45 minuti, con la doppietta di Nzola, di precisione il primo, di potenza il secondo, che mette in ghiaccio una vittoria mai stata in discussione.
Per lui non solo primo gol, ma anche prima doppietta nella massima serie.
Di negativo c’è l’ennesimo infortunio che a fine primo tempo priva Italiano di Chabot, per lui un risentimento all’inguine, sostituito da Dell’Orco.
Il tecnico degli aquilotti fa esordire in campionato anche Leo Sena, mentre nel finale di rivede anche Marchizza.
Non succede più nulla, ma alla squadra di Italiano vanno lunghi applausi per la prestazione che porta la classifica a segnare 8 punti, non male per un’assoluta neo promossa nella categoria.
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