E chi può permettersi, ora, di abbassare la soglia di attenzione?
Chi può pensare che l’appetito sia stato soddisfatto, che da qui in avanti basterà giochicchiare e corricchiare per avere la meglio dei prossimi avversari?
No, non è questo che mister Italiano permetterà.
Non a caso, ancora ieri durante la conferenza stampa pre Trapani, il tecnico aquilotto ci tiene a rimarcare da dove arriviamo, che tipo di percorso ad ostacoli è stato intrapreso nei primi mesi, prima di arrivare a vedere sempre più luce.
No, lo Spezia di domani non potrà avere meno fame di un Trapani tramortito, affannato, bisognoso di punti.
Un vecchio detto sempre verde nel mondo dello sport recita “vincere aiuta a vincere” e sebbene qui non si tratti di trofei, si tratta pur sempre di difendere una striscia positiva che, in questo campionato, può valere come un trofeo.
Si va a Trapani, su quel campo particolare, per una tappa che non è mai stata morbida per i nostri colori.
Anche questo, però, non può essere un dettaglio che deve incutere timore, visti i tabù fin qui infranti, figli di un atteggiamento positivo, di una spensieratezza ormai definitivamente acquisita.
Lo Spezia, oggi, non ha nulla da perdere e tanto da divertirsi, perché semmai, in questo gioco del duello a due, è il Frosinone a dover arrivare davanti, vista la campagna acquisti ed il denaro a disposizione di coloro che fanno, come i laziali, la spola tra A e B.
Su questo dobbiamo continuare ad insistere, su questa fame di sorprendere, su questa voglia di non fermarsi, di affrontare ogni sfida come fosse l’ultima, tappa dopo tappa, rosicchiando sempre qualcosa alla storia.
“A Trapani pareggeremo la fame che avrà la squadra di casa per riprendersi dalla sconfitta di Cremona, in modo poi da far valere le nostre qualità..“, dice mister Italiano.
E’ tutto qui il concetto, la chiave che potrà permetterci di restare in alto nelle prossime settimane, a fronte di un calendario non proprio agevole nel prossimo mese e mezzo.
Di qualcosa questa società farà volentieri a meno, dopo essere stata bersagliata in più occasioni negli anni scorsi: gli arbitraggi protagonisti.
Non potremo tollerare che in questa lotta cosi bella, in questo momento magico, possano verificarsi episodi tesi ad indirizzare partite e campionato.
Mettiamo le mani avanti perché nessuno, qui, dimentica le nefandezze del passato, verificatesi spesso nei momenti clou.
Ci aspettiamo arbitraggi e designazioni all’altezza, che non vogliano strafare, che si limitino al giusto, ad apparire poco, ad usare buon senso ed equilibrio.
Questa società ha già dato, questa piazza merita rispetto…
