Domenica pomeriggio, all’Armando Picchi di Livorno, andrà in scena uno di quei derby irrinunciabili per la nostra storia, contro uno di quegli avversari che quando mancano, ti mancano da morire. C’è poco da fare.
C’è stata perfino più di un’amicizia, in passato, tra le due tifoserie, qualcosa che ha sempre inevitabilmente cozzato con le logiche territoriali di una tifoseria che guarda da sempre con astio in terra toscana.
A poco serve, in questo momento, pensare che la storia recente arride ai colori bianchi nelle sfide contro i labronici, anzi, tutto questo dovrà fungere da stimolo per non abbassare la guardia e cercare di azzannare un avversario che, sulla carta e stando a queste prime settimane di campionato, presenta più di un punto debole.
Pasquale Marino sa quanto sale può nascondersi dietro ad ogni punto che i suoi ragazzi saranno in grado di portare via dalla Toscana.
In questo preciso momento, dopo tre vittorie casalinghe che permettono alla truppa di vivere alla giornata con serenità senza far pesare gli inciampi esterni, uscire indenni da Livorno potrà dare fiato al morale, oltre che alla classifica.
Perché, lo sottolineiamo, non è mai troppo presto per buttare un occhio in graduatoria, gioire o deprimersi per essa è questione naturale, ma sarà importante dare un segnale al proprio cammino, dimostrare che questa squadra può ambire ad un andamento regolare, alla ricerca di quell’oro che si chiama “continuità”.
Il tecnico aquilotto dovrà fare a meno di Galabinov, e proprio per questo deciderà di buttarla sulla velocità con tutti i tre effettivi titolari del reparto offensivo. Okereke, Gyasi, Bidaoui, Pierini se riuscirà ad esserci, tutti giocatori con gamba ed imprevedibilità, che sanno dare profondità e velocità alle loro giocate minando fisicamente, alla distanza, la retroguardia avversaria.
Questo sarà il piano di Marino, ora che la condizione fisica ed atletica si avvicina ad una misura in grado di far alzare i ritmi, sfruttando altre sì tecnica e temperamento dei suoi centrocampisti, in un reparto in cui Maggiore, assieme a Crimi e Bartolomei, vivono un momento di vento favorevole, in attesa di una crescita decisa di Ricci.
Di fronte al proprio pubblico, mister Cristiano Lucarelli farà di tutto per sbloccare una situazione non semplice per i granata, per iniziare a dare un senso positivo alla sua prima avventura in cadetteria da allenatore.
Non un compito agevole, il suo, nel contesto di una rosa non costruita certo per ambire ai posti al sole da parte di un presidente, Aldo Spinelli, amato ed odiato dalla piazza, che pare stanco di lottare per grandi traguardi.
