Verso il Carpi – La voglia matta di superare l’indigesto

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Dopo le ingenuità di Verona pagate a caro prezzo, dopo l’ennesima sacca vuota raccolta in trasferta, lo Spezia riparte dal“Picco” ed affida al suo rettangolo verde la speranza di una nuova ripartenza.

Il problema è uno ed uno solo, alto meno di 1 metro e 70, vestito in tuta e capelli bianchi da coriaceo navigante, uno dei nostri “nemici”, sicuramente il più indigesto della storia recente aquilotta: Fabrizio Castori.
Con il tecnico marchigiano abbiamo passato pomeriggi e serate da incubo, partite spesso dominate ed alla fine perse per dettagli più o meno sfortunati; c’è chi lo chiama “uomo nero“, chi “vecchio catenacciaro” (aggettivo del quale non si pente affatto), sicuramente conosce la formula per ricavare il massimo col minimo sforzo, conosce aneddoti, segreti e centimetri del nostro ambiente, del nostro impianto.

Castori ha (ri) preso in mano un Carpi che pareva allo sbando nei primi minuti di questo campionato, la vittoria di Perugia ottenuta nell’ultimo turno fa morale per loro, e brutte sensazioni per noi; è come se ci avesse mandato un avviso: “sto arrivando!“. 
Al contempo, nella tifoseria, vi è una chiara, evidente e vibrante voglia di togliere il cerotto dalle ferite lasciate sulla nostra pelle, negli anni, da questo piccolo e roccioso avversario.

Gli uomini di Marino, in attesa di trovare buona lena anche in trasferta, cercheranno ancora il massimo della posta in palio tra le mura amiche, giocando di “gamba” e di fiducia, senza perdere di vista quel po’ di spensieratezza in grado di far scrollare di dosso i pensieri negativi che l’ambiente accumula dopo ogni delusione da trasferta.
Se questo basterà per superare l’indigesto, è tutto da valutare.

Vincere una partita su due, in questo attimo di assestamento del campionato, ti permette di respirare a quote accettabili ed in linea con qualunque buona ambizione; è indubbio, però, che sarà pericoloso affidarsi troppo a lungo a questa idea, la storia dell’ultimo campionato ci insegna qualcosa a riguardo.
Tutti aspettiamo i gol di Galabinov, il giocatore scelto più di ogni altro per compiere un salto di qualità.
Prestazioni tra alti e bassi, le sue, con una condizione fisica deficitaria ma ormai in procinto di diventare quantomeno accettabile.

Il reparto offensivo aquilotto ha gamba ed idee interessanti, se saprà concretizzare l’astratto allora sarà un attimo far scoccare la scintilla col pubblico ed entrare in un circolo virtuoso di gol nel quale l’ambiente ha un disperato bisogno di entrare.
Studiare da grande restando in scia con le grandi, è questa l’idea di Pasquale Marino.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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