Dopo la convincente vittoria casalinga per 5-1 contro la Pro Vercelli, lo Spezia si prepara ad affrontare la penultima gara di campionato: i bianchi di Gallo venerdì sera, si troveranno contro l’Avellino, in piena lotta play out. I campani, dopo il cambio in panchina con l’addio di Novellino e l’arrivo di Foscarini, hanno conquistato sei punti in sette partite, troppo pochi per riuscire ad allontanarsi dalla zona retrocessione. I liguri invece, grazie al successo nell’ultima giornata, hanno acquisito l’aritmetica salvezza, ma anche la consapevolezza di non poter più raggiungere i play off: i ragazzi di Gallo però, sono chiamati ad onorare fino in fondo questo campionato con una prestazione all’altezza.
Il tecnico aquilotto lascia spazio a Roberto Chiappara: è l’allenatore in seconda a parlare nella consueta conferenza stampa pre gara presso sala polifunzionale dell’Intels Training Center “B. Ferdeghini”, analizzando la situazione della sua squadra e tutti i temi cruciali del match in programma venerdì sera alle ore 20.30 allo stadio “Partenio-Lombardi” di Avellino.
Come mai oggi la troviamo in conferenza stampa al posto del mister?
“Avevo piacere, dopo tanti anni, di riassaporare questo momento: il mister si è dimostrato ancora una volta un uomo importante per lo staff, dandomi questa possibilità e lo ringrazio molto. E’ importante far conoscere anche le persone che lavorano inseme e per questo oggi sono qui”.
Sono le ultime due partite: è più difficile affrontare queste gare quando non si ha più nulla da chiedere.
“A livello di motivazioni non è vero che non abbiamo nulla da perdere, ma abbiamo la nostra professionalità, la nostra serietà e inoltre dobbiamo onorare questo campionato, la proprietà e i tifosi. Ogni giornata noi scendiamo in campo per dare il massimo e lo faremo anche ad Avellino. Sicuramente ci saranno delle difficoltà perché le motivazioni degli avversari sono maggiori e ci sarà un clima infuocato allo stadio, ma noi andiamo al “Partenio” con spensieratezza per fare una partita importante”.
Quanto rammarico c’è per i mancati play off?
“Il rammarico nel calcio lo hanno tutti: noi per primi avevamo questa ambizione, però poi si devono fare i conti con la realtà. La classifica dice sempre la verità e bisogna avere la capacità di capire il percorso del gruppo con razionalità. Il nostro staff fa i bilanci ogni settimana e possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto: a partite da luglio abbiamo potuto vedere la crescita del gruppo e onestamente anch’io penso che da gennaio in poi si sarebbe potuto fare qualcosa in più. Assolutamente non è stata una stagione fallimentare, ma dobbiamo ritenerci soddisfatti: nulla era scontato e lo vediamo nelle zone basse della classifica”.
Qual è la situazione fisica della squadra?
“Ammari, Mastinu e Palladino non sono disponibili. Per il resto saranno tutti convocati: anche questa è una dimostrazione di coesione del gruppo, pronto a rimanere unito anche in questa trasferta lunga”.
Questo finale di campionato sarà l’occasione per vedere altri giovani?
“I giovani si devono meritare lo spazio: hanno esordito due ragazzi del 2000 quando ancora lo Spezia lottava per un obiettivo importante e questo dà ulteriore valore. Siamo consapevoli di poter attingere al settore giovanile, che ha lavorato molto bene in questi anni. Mulattieri, Corbo e Awua sono quelli più pronti, poi non posso sapere chi giocherà o meno. Sabato scorso nessuno si aspettava l’esordio di Awua, invece c’è stato, quindi potrà succeder qualunque cosa”.
Il campionato è stato molto equilibrato: come vede la corsa al secondo posto?
“Prima di tutto devo fare i complimenti alle squadre che si giocano questo obiettivo: è difficile fare pronostici perché sono tutte squadre attrezzate che hanno dimostrato di meritare la posizione in classifica, quindi se la giocheranno fino alla fine”.
Analizzando questa stagione, cosa non è andato da gennaio in poi?
“Io sono il primo tifoso dello Spezia, quindi accetto tutte le critiche e ogni cosa che è stata detta: il mio obiettivo per questa stagione, nonostante la richiesta di salvezza della società, era la serie A. Siamo stati bravi a non far soffrire a questa squadra la prima parte della stagione, però quando c’è una crescita così, poi segue una fase di assestamento, altrimenti saremmo arrivati più avanti. A gennaio sono state fatte delle scelte e noi non eravamo ancora pronti per cambiare la mentalità da un obiettivo all’altro: contro le forti, abbiamo sempre dimostrato di essere una squadra forte, per questo mi sarebbe piaciuto arrivare ai play off, per poi giocarsela con tutti. La crescita a mio parere sta in questo: conosco Spezia da vent’anni, conosco bene la piazza e i suoi pensieri e tra tanti tifosi c’è anche chi sa valutare quanto la squadra sia maturata e migliorata in questa annata. Sicuramente qualcosa è stato sbagliato, ma le cose positive da dare in gestione alla nuova stagione sono tante”.
“Certamente mi piacerebbe continuare in questo progetto” – ha proseguito Chiappara – “Vorrei vincere con questa squadra in un’altra veste, dopo aver fatto cose importanti da giocatore. Impareremo dagli errori e consolideremo le tante cose positive. Lo staff è giovane, ma mister Gallo ha saputo dimostrare che, nonostante sia stato il suo primo anno in serie B, il calcio è sempre lo stesso, visto da ogni angolazione”.
Durante la stagione ci sono state difficoltà di comunicazione tra lei e il mister?
“E’ il mio primo anno da allenatore in seconda, ma posso dire che l’empatia avuta con il mister sia stata una fortuna: molte volte non c’è stato nemmeno bisogno di parlarci. E’ sempre stato il mister a fare le scelte, come è giusto che sia, ma ha avuto la grande dote di ascoltare le mie opinioni e confrontarsi sempre con me: è una grande soddisfazione perché vuol dire che l’ho conquistato lavorativamente parlando”.