L’esempio di cosa significasse avere al proprio interno quell’uomo forte tanto richiesto negli ultimi anni, lo si è capito anche oggi, in occasione della conferenza di presentazione agli organi di informazione di Andrej Galabinov.
Guido Angelozzi dapprima ha ascoltato, composto ed orgoglioso, le dichiarazioni del bomber proveniente da Genova, dopo di che è stata la volta anche per lui di mettersi al microfono: nelle sue parole trasuda soddisfazione per l’arrivo dell’attaccante bulgaro, duro avversario di tante battaglie in questi anni di cadetteria: “Ho corteggiato a lungo Andrej, sono stato quattro o cinque volte a Genova per convincerlo a sposare la nostra causa, illustrandogli i nostri programmi ed i punti di forza di una piazza come Spezia, piazza che lui già apprezzava. Ha rifiutato altre proposte, in B lo volevano tutti, noi abbiamo avuto la pazienza di aspettarlo fino all’ultimo giorno utile, e quando alle due di notte il suo procuratore mi ha chiamato per dirmi che al mattino ci sarebbe stata la firma del bomber, ho capito che era fatta. Io e Marino siamo strafelici per il suo arrivo, come per gli arrivi di altri effettivi di grande qualità . In questi giorni vedremo se il nostro mercato finirà qua, con l’arrivo di Bidaoui.”
Fin qui tutto tranquillo, fino a quando poi l’attenzione si sposta sugli esuberi, tra cui quello pesante – di nome e di tasca – del diablo Granoche; quindi i loro costi ed i discorsi legati al budget, un bollente refrain di questa estate.
Qui il D.G. sfodera tutto l’armamentario a protezione della società e di Gabriele Volpi: “Grazie al Patron abbiamo potuto concepire un triennale di grande peso per Galabinov, qualcosa che in pochi possono permettersi in questa categoria, escluso le solite note; riguardo poi ai ragazzi che sono in esubero e che hanno rifiutato trattative e destinazioni, per noi non c’è nessun problema, perché lo Spezia Calcio può permettersi di pagare loro l’intero ingaggio pur essendo fuori dal programma tecnico di quest’anno. Non abbiamo l’acqua alla gola per queste spese, siamo una società solida e con unità d’intenti, che ha liquidità a sufficienza per sopperire a qualunque inconveniente anche grazie alle operazioni in uscita decise su qualche ragazzo, operazioni che seguono un filone lungo ormai due-tre anni e che sono manna per qualunque società .”
Poi uno sguardo proiettato al futuro: “Quest’anno abbiamo dovuto inserire diversi nuovi giocatori e tagliare qualcuno di quelli già presenti, in quanto io ed il mister avevamo la necessità di dare la nostra impronta al nuovo impianto tecnico. Siamo molto soddisfatti dell’opera, sappiamo di aver messo su una squadra di sicuro valore. Il prossimo anno sarà diverso, aggiungeremo solo quei giocatori che potranno farci fare un salto di qualità ulteriore dove occorrerà . Le basi sono state messe quest’anno, e quasi tutti i giocatori della rosa sono di nostra proprietà . Questo dev’essere un altro messaggio di forza importante.”
Si parla infine di Volpi, delle sue sensazioni: “Ho sentito il Patron, siamo fermamente intenzionati a fargli ritornare il vecchio entusiasmo, col lavoro sarà tutto più semplice. Lo stesso entusiasmo di cui deve riappropriarsi questa piazza.”
Quando un direttore generale ruba la scena ad un bomber, dietro ad un microfono, a testa altissima.
