Diventano tredici al “Provinciale” le partite senza sconfitte dei ragazzi di Vincenzo Italiano che si accomodano al terzo posto in classifica.
E’ stata una partita “sporca“, lo si temeva, lo si prevedeva, con i padroni di casa che avevano l’obbligo di risollevarsi dopo la scoppola di Cremona.
Il canovaccio quindi dei padroni di casa è stato quello previsto, difesa a 5 pronta a chiudere tutte le velleità spezzine, lotta e grinta al limite del “legale” e palla lunga, specie in favore di vento.
A tutto questo lo Spezia ha provato a rispondere giocando palla a terra come al solito, anche se il terreno in sintetico non permetteva la solita gestione della palla, non essendo nemmeno stato bagnato, come di prassi, prima della gara.
La svolta però ci poteva essere, ed è determinata da un pallone in profondità che Nzola va a prendersi senza far fallo sull’avversario diretto, come invece segnala errando il direttore di gara Sozza di Seregno.
Sarà la prima delle imprecisioni del direttore di gara che, nel corso dell’intero match, darà l’impressione di non tutelare a sufficienza chi voleva far gioco a dispetto dell’atteggiamento ostruzionistico dei padroni di casa.
L’eleganza di un Vincenzo Italiano applauditissimo dal pubblico di casa, è stata quella di non lamentarsi di nulla a fine gara.
Il vantaggio di Pettinari poteva costituire uno scoglio non da poco, proprio per quello detto in precedenza, invece il quasi subitaneo pareggio di Gyasi consente un secondo tempo non in affanno.
Una ripresa nella quale se è vero che arrivano il legni di Pettinari e Taugourdeau, sembrano più scaturire da azioni casuali, semmai il demerito dei ragazzi di Italiano è quello di creare solo un grande pericolo nel finale con la rasoiata di Fede Ricci, deviata con bravura da Carnesecchi.
Insomma una prestazione sotto tono, con le attenuanti del caso, ma che consente comunque di allungare la striscia positiva.
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