Non sorride allo Spezia la prima giornata del campionato cadetto: finisce 1-0 al “Penzo”, dove gli aquilotti vengono sconfitti dal Venezia di Vecchi, grazie al gol di Bentivoglio.
Dopo una prima fase di studio, sono i locali a provare ad alzare il ritmo, ma lo Spezia chiude bene tutti i varchi. Al 9′ è Okereke a tentare la strada del gol, ma Lezzerini, in uscita bassa, ferma il numero 21 bianco. Tre minuti più tardi ci prova anche Galabinov, sul cross di Bartolomei, ma il colpo di testa dell’attaccante bulgaro, fermato per fuorigioco, termina fuori.
Al 20′ Di Mariano tenta una rovesciata, bloccata da Lamanna. Al 21′ il Venezia si porta in avanti con Vrioni pronto a scaricare un destro insidioso, dopo una bella azione personale, deviato in corner dalla difesa ospite. Al 24′ si fanno vedere anche gli ospiti: è Bartolomei a conquistare il primo calcio d’angolo per i bianchi, grazie ad una deviazione sul tiro di destro del numero 16 aquilotto. Al 34′ è Falzerano a provare la conclusione dalla distanza, finita alta sulla traversa.
Al 35′ risponde lo Spezia con il tentativo di Gyasi dal limite, smorzato da un difensore locale e terminato tra le braccia di Lezzerini. Gli ospiti crescono, ma la retroguardia del Venezia chiude bene su un paio di occasioni ravvicinate degli uomini di Marino. Al 42′ ci prova anche Bentivoglio con un destro di collo pieno dalla distanza, parato agevolmente da Lamanna. In pieno recupero arriva il vantaggio del Venezia: il destro da fuori area di Bentivoglio, deviato da Mora, diventa imparabile per l’estremo difensore bianco.
Il secondo tempo inizia con i bianchi in avanti: al 46′ Andelkovic chiude bene il taglio di Mora; cinque minuti più tardi è ancora il centrocampista spezzino a farsi trovare in zona offensiva, ma non riesce a trovare la deviazione vincente sul cross di De Col. Al 52′ Ci prova ancora Mora al volo su cross di Galabinov, la sfera viene parata da Lezzerini senza problemi.
Al 59′ la conclusione defilata della destra di Gyasi è bloccata in due tempi dal portiere avversario. Al 66′ il Venezia va vicino al raddoppio: Di Mariano vince il duello fisico con Terzi e si trova a tu per tu con Lamanna, bravo a deviare in corner il tiro del numero 20 lagunare. Al 69′ Galabinov fa un’ottima sponda per Bartolomei, ma il centrocampista aquilotto non inquadra la porta. All’81’ ci prova Domizzi con una rovesciata da posizione laterale: la sfera termina sull’esterno della rete. Un minuto più tardi è Crivello a tentare la conclusione al volo, abbondantemente a lato. Al 93′ Coppolaro rischia il clamoroso autogol, riuscendo però a deviare in corner l’insidioso tiro-cross di Ricci.
Dopo questa partita, ecco i nostri TOP & FLOP.
TOP VENEZIA: DOMIZZI. L’esperto difensore offre una prestazione convincente: da vero leader in campo, il numero 6 dei lagunari, trascina la squadra con personalità e tenacia. Nonostante il colpo alla testa ricevuto dal compagno di squadra e la vistosa fasciatura rimediata, è presente in tutti i disimpegni positivi della retroguardia veneta. L’ex Udinese non disdegna le sortite offensive, sfiorando un gol copertina con una rovesciata acrobatica.
FLOP VENEZIA: SUCIU. Il centrocampista rumeno delude rispetto alle attese, faticando per tutta la gara a trovare una posizione ideale e funzionale al gioco di Vecchi. Proprio l’allenatore ex Inter, richiama il suo numero 8 in più di un’occasione, chiedendogli maggior partecipazione alla manovra della squadra e pressing in fase di non possesso.
TOP SPEZIA: BARTOLOMEI. Il centrocampista bianco conferma di essere uno tra i giocatori più positivi in questo inizio di stagione. In particolar modo nel primo tempo, è tra i pochi a cercare con continuità l’azione offensiva e a concludere verso la porta avversaria. Il numero 16 aquilotto si muove bene in entrambe le fasi ed ha inoltre il merito di offrire ai compagni un paio di buoni assist, non sfruttati al meglio.
FLOP SPEZIA: MORA. Il centrocampista bianco non inizia la nuova stagione nel migliore dei modi: apparso ancora non al top della forma fisica, non riesce ad imprimere quel cambio di ritmo necessario per fare la differenza nel 4-3-3 disegnato da Marino. L’ex Spal ha anche un paio di opportunità per concludere a rete, ma, complici la precaria condizione fisica e la poca concretezza, non riesce ad incidere in maniera positiva sulle sorti del match.
