Lo Spezia esce dai play off: il Cittadella vince al “Picco” grazie alla doppietta di Moncini e vola alla semifinale nella quale affronterà il Benevento. Per gli uomini di Marino si conclude qui la stagione con un po’ di amaro in bocca.
Il primo tiro in porta è del Cittadella: al 6′ ci prova Finotto, ma la sfera viene deviata in corner dalla difesa bianca. All’8′ risponde Okereke con un bel tentativo al volo, finito fuori di poco. Al 17′ Galabinov a tu per tu con Paleari viene ipnotizzato dal portiere granata, pronto a rilanciare dal limite dell’area.
Al 19′ Capradossi tocca involontariamente e mette Moncini davanti al portiere: il numero 9 del Cittadella spara alto. Al 20′ Okereke serve in modo perfetto Gyasi, ma l’esterno aquilotto spedisce fuori di un soffio. Al 22′ Iori apre per Finotto, bravo a trovare Moncini ed è proprio l’attaccante granata a battere Lamanna sotto porta.
Al 24′ ci prova Augello dalla distanza, la sfera termina alta. Al 28′ è Mora a salvare sulla linea di porta il colpo di testa di Siega. Al 33′ il tiro da fuori di Vignali viene deviato dalla difesa granata ed è Gyasi a trovarsi davanti al portiere, ma il numero 11 viene chiuso bene e il suo tiro termina fuori. Al 39′ Gyasi non inquadra la porta sull’ottimo suggerimento di Okereke.
La ripresa inizia con lo Spezia in avanti: al 49′ Galabinov serve Maggiore, ma Paleari si supera e mette fuori. Al 52′ i padroni di casa pareggiano i conti grazie al colpo di testa di Maggiore, bravo a spedire in rete dopo il salvataggio sulla linea di Benedetti. Al 56′ Paleari dice no ad Okereke deviando a lato.
Al 66′ arriva il gol del Cittadella: sugli sviluppi di un corner Lamanna para la deviazione aerea di Adorni, ma non può nulla sul colpo ravvicinato di Moncini. Al 68′ la conclusione di Galabinov sfiora l’incrocio dei pali. Al 74′ Diaw dopo aver bruciato Capradossi in velocità , non è lucido e spedisce fuori. Al 77′ Moncini segna la sua personale tripletta: la rete viene annullata dopo la revisione del Var.
All84′, sugli sviluppi di un corner è Galabinov a provare la rovesciata, deviata in corner dall’attento Paleari. All’86’ Moncini scambia con Panico e arriva alla conclusione, deviata sul fondo dalla difesa bianca.
Dopo questa partita, ecco i nostri TOP & FLOP.
TOP SPEZIA: OKEREKE. Il numero 21 bianco dimostra di aver raggiunto grande maturità giocando un’ottima gara. Il nigeriano spacca in più di un’occasione la difesa avversaria con arrembanti cavalcate palla al piede. In apertura di gara, il ragazzo nato a Lagos, ha anche la possibilità di segnare il gol da cineteca con un’elegante girata, finita di poco fuori dallo specchio. Nonostante il finale amaro, per Okereke resta una stagione da ricordare come quella della definitiva consacrazione tra i professionisti.
FLOP SPEZIA: GYASI. L’esterno paga la serata poco fortunata in area di rigore. Il numero 11 aquilotto corre su tutto il fronte offensivo, creando sempre apprensione alla difesa avversaria, ma ha anche il grande demerito di non trovare lo specchio in almeno tre nitide occasioni che avrebbero potuto cambiare il corso della gara e probabilmente dell’intero finale di stagione. Soprattutto dopo i primi errori, l’esterno perde di lucidità e convinzione, costringendo Marino alla sostituzione dopo qualche minuto del secondo tempo.
TOP CITTADELLA: MONCINI. Il centravanti arrivato a gennaio dalla Spal, si conferma vero rapace d’area di rigore, mettendo a segno tre gol (di cui uno annullato giustamente dal Var) da vero bomber di razza. Il numero 9 granata è sempre lesto a frapporsi tra palla ed avversario, rendendo vano ogni intervento d’anticipo. Per il ragazzo cresciuto nel Prato, questa doppietta aggiorna la media a un quasi un gol ogni 90 minuti: con questi numeri la serie A è una certezza, a prescindere da come vadano a finire i play off.Â
TOP CITTADELLA: PALEARI. Il portiere gioca una partita da assoluto protagonista, confermando le ottime prestazione nella regular season . L’estremo difensore granata ha il grande merito di tenere in partita i suoi in almeno tre occasioni, dove è bravo a respingere le conclusioni ravvicinate degli aquilotti ed evitare così il possibile svantaggio. Nel finale, il numero uno, si supera deviando la rovesciata di Galabinov.Â
