VERONA-SPEZIA: 0-1 IMPRESA AL BENTEGODI, SIAMO VIVI…

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Serie B – 34° Giornata

4/4/2017 – ore 20.30

Stadio Bentegodi

Arbitro: NASCA di Bari  6,5

VERONA

0

1

SPEZIA

[row][double_paragraph]

(3-5-2)
6,5 – NICOLAS 1
6 – FERRARI 28
 6 – BIANCHETTI
4
6 – PISANO
3
6 – ROMULO
2
 5 – VALOTI
27
 5,5 – ZUCULINI 33
6 – BESSA
24
 5,5 – SUPRAYEN 18
6,5 – SILIGARDI 26
5,5 – PAZZINI (C) 11
5,5 – PECCHIA All
A disposizione
COPPOLA 12
FERRARI
31
BOLDOR 5
TROIANIELLO
7
FOSSATI 8
 6 – LUPPI
10
S.V. – ZACCAGNI 20
 S.V. – CAPPELLUZZO 25
CARACCIOLO 30

[/double_paragraph][double_paragraph]

(3-5-2)
1 CHICHIZOLA – 6,5 
3 VALENTINI N. – 6,5
19 TERZI (C) –
6 CECCARONI – 6,5
5 DE COL – 6,5
7 SCIAUDONE – 6,5
25 MAGGIORE – 7,5 
14 DJOKOVIC – 6
17 MIGLIORE – 7
10 PICCOLO –
29 GRANOCHE – 7,5 
All DI CARLO – 7
A disposizione
33 VALENTINI A.
8 SIGNORELLI
11 BAEZ
15 ERRASTI
16 CROCCHIANTI
21 FABBRINI
24 VIGNALI
26 MASTINU – S.V. 
32 GIANNETTI – 6 

[/double_paragraph][/row]

Gol: 79′ GRANOCHE (rig.)

Angoli: 8 – 3

Recuperi: 0‘ – 5

Note: Serata tiepida, terreno buono.

Spettatori: 10.000 circa, con 170 spezzini.

Servizi sulla gara
Top & Flop della sfida del Bentegodi
Il Sondaggio sul migliore dello Spezia
Il Pagellone di Dennis Maggiani
Intervista a Mister Di Carlo
Intervista a Pietro Ceccaroni
Intervista a Giulio Maggiore

 

LE FORMAZIONI: SPEZIA E VERONA SI AFFIDANO AL 3-5-2

Tre giorni dopo la debacle interna contro il Benevento, lo Spezia è chiamato alla prova del riscatto sull’ostico campo del Verona.

Per l’occasione, Di Carlo si affida alla novità 3-5-2, optando per un infoltimento del reparto mediano. Dal 1′ ecco Chichizola tra i pali, Valentini, Terzi e Ceccaroni in difesa, De col, Sciaudone, Maggiore, Djokovic e Migliore a centrocampo, Piccolo – Granoche tandem d’attacco.

Schieramento speculare per i padroni di casa allenati da Pecchia, con Nicolas in porta, Ferrari, Pisano e Bianchetti dietro, Romulo, Valoti, Zuculini, Bessa e Souprayen in mediana e il duo Pazzini – Siligardi davanti.

PIU’ SPEZIA CHE VERONA: NICOLAS SALVA SU MAGGIORE

Il mezzo passo falso del Frosinone contro l’Avellino significa per i veneti possibilità di agganciare in vetta alla classifica i ciociari di Marino: una ghiotta occasione per gli uomini di Pecchia, lontani dal primo posto da ormai più di un mese.

Tuttavia, lo Spezia non vuole recitare la parte della vittima sacrificale, mostrando sin dalle prime battute una manovra di gioco ordinata, in cui aggressività e voglia di dire addio al momento nero sono le protagoniste.

Dopo un inizio dove è il Verona a cercare con maggiore decisione i terminali offensivi Pazzini e Siligardi, sono gli aquilotti a rendersi pericolosissimi al quarto d’ora con il lancio chirurgico di Maggiore indirizzato a Granoche, il quale, contrastato dal recupero della retroguardia scaligera, spedisce di un soffio a lato la propria conclusione dal limite.

Prima frazione di gioco in cui lo Spezia, minuto dopo minuto, acquista sempre più coraggio, mettendo alle corde un timido Verona: tra i migliori in maglia bianca vi è senza dubbio il metronomo Giulio Maggiore, vicinissimo al gol del vantaggio con una botta ravvicinata respinta dall’ottimo riflesso di Nicolas. Al termine dei 45′ è dunque zero a zero, anche se i bianchi meriterebbero qualcosa di più.

GRANOCHE DAL DISCHETTO, LE AQUILE RINASCONO

Il secondo tempo si apre esattamente dov’era terminato il primo, ovvero con un’occasionissima per lo Spezia, questa volta sui piedi di Piccolo, impreciso però, dopo l’ apertura di Maggiore, nel calciare da ottima posizione. Non solo scarsa mira per il numero 10 aquilotto, ma anche poco altruismo, non servendo l’ottima sovrapposizione dell’accorrente Migliore.

Se i bianchi non riescono a centrare il bersaglio, stesso discorso si può fare per i veneti, improvvisamente dalle parti di Chichizola al 10′, quando è il diagonale di Valoti a lambire il palo alla destra dell’argentino.

Lo stesso centrocampista cede il passo poco dopo a Luppi, che si affianca dunque a Siligardi e Pazzini in un offensivo 4-3-3.

Scelta che paga quella di Pecchia, con i gialloblu decisamente più in palla e pericolosi con le botte da fuori di Pisano e Siligardi, ma l’imprecisione e Chichizola dicono no.

Dentro anche Giannetti e Zaccagni – fuori Piccolo e Souprayen – e match che giunge alla mezz’ora: classica galoppata di De Col sulla fascia, cross in mezzo, Pisano allarga ingenuamente il braccio e fischio di Nasca ad indicare il sacrosanto rigore. Dal dischetto va Granoche che, a differenza dell’ultimo sciagurato turno contro il Benevento, spiazza il portiere, portando avanti meritatamente le Aquile.

Pecchia si gioca il tutto per tutto inserendo Cappelluzzo per Zuculini e ridisegnando i suoi con un 4-2-4, mentre un ottimo Maggiore cede il passo a Mastinu. Verona all’assalto del pareggio, con Pazzini che sfiora di testa l’uno a uno, ma la buona sorte e una tenacia ritrovata sono dalla parte degli aquilotti, nuovamente vittoriosi dopo tre turni e risorti dopo le pesanti critiche degli ultimi giorni.

Tabellino Enrico Lazzeri, Voti Dennis Maggiani

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