La decide lui M’Bala Nzola e per la prima volta in Serie A lo Spezia inizia con i tre punti.
Corre il 36esimo del primo tempo quando Bourabia intravede lo spiraglio per servire Bastoni in posizione di trequartista, Nzola si allarga pronto a ricevere il passaggio del compagno e appena entrato in area batte forte con il destro, Vicario è battuto e il Picco esulta.
Prima rete per l’attaccante che sembra rinato e non solo per il gol, ma anche per tutt una serie di cose positive che ci fanno ricordare quello di due anni fa.
La cura Gotti, una consapevolezza diversa, una professionalità diversa, un mondo rispetto all’anno scorso.
Ma non è solo lui a impressionare il Picco alla prima, perché la scena se la prende anche Bourabia, finalmente tirato a lucido, finalmente nel vivo dell’azione con gamba e testa giusta.
Anche nel suo caso, passati i problemi fisici e i dissapori con il tecnico, l’ex Sassuolo ha dato l’impressione di poter prendere in mano il centrocampo in attesa del miglior Ekdal, entrato nel secondo tempo ma in evidente debito di forma fisica.
Gotti rispetto alla gara di Coppa con il Como propone Bastoni mezzala con Reca subito in campo dall’inizio sulla fascia sinistra, per il resto esce Sala ed è la solita squadra vista una settimana prima, con Dragowski subito titolare e subito pronto, almeno due interventi decisivi per mettere anche la sua firma sul match.
Il primo tempo è in equilibrio, ma sono gli ospiti a provare per primi la via del gol con Destro ed Henderson, ma Dragowski risponde presente.
Da parte spezzina è soprattutto la fascia sinistra a mettersi in moto più di frequente, con le discese di Reca che creano spesso difficoltà e apprensione in area di rigore.
Il gol del vantaggio fa pendere la bilancia dalla parte dei bianchi che provano a gestirla a inizio ripresa compattandosi.
Proprio questa è sembrata una chiave di volta importante in questo momento della stagione, l’estrema voglia di obbedire alle due fasi da parte di tutta la squadra da Nzola in giù.
Verde e Agudelo, ma anche lo stesso Gyasi si mettono a disposizione e tutta la fase difensiva ne giova in maniera importante.
L’Empoli attacca, ma veri pericoli per la porta non ne crea, anche dopo la girandola dei cambi che, da parte spezzina vedono anche l’esordio, come detto, di Ekdal.
Ma positivo anche il supporto di Holm che va a tamponare Parisi nel finale di gara, rilevando uno stremato Gyasi.
Mancano occasioni da una parte e dall’altra nel secondo tempo, quando a un certo punto subentra anche la stanchezza e il fatto di essere ancora a metà agosto.
Gotti tiene dentro sino alla fine Nzola, perché l’attaccante risulta prezioso nel tener palla e gestirla anche nel finale.
Un paio di azioni di contropiede meriterebbero una finalizzazione diversa, ma è inutile chiedere tanto di più, come lo stesso Gotti dirà in conferenza.
Intanto però per la prima volta si assapora la parte sinistra della classifica, e un virtuale primo posto in coabitazione, un bel vedere in attesa delle sfide difficili che ci attendono nelle prossime giornate.
Una menzione la merita il Picco di stasera, quasi 8500 spettatori il 14 agosto è un dato confortante e importante, ma soprattutto la Curva si è fatta sentire, ferita dagli ingiusti daspo, ma fiera di tifare a gran voce per la squadra della città e tenerne alto il nome nella massima serie.
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