Pasquale Marino: “Impegno, professionalità e serietà saranno le fondamenta di questo progetto”

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Con l’arrivo di Guido Angelozzi come direttore generale, si sta formando il nuovo Spezia: il nome dell’allenatore, quello più atteso, è arrivato nella giornata di ieri. Sarà Pasquale Marino, siciliano classe ’62, a sedersi sulla panchina delle aquile per la stagione 2018-2019. Brescia, Frosinone, Vicenza e Pescara sono solo le ultime squadre allenate da Marino; ma non sono da dimenticare le ottime annate trascorse ad Udine, con la conquista del settimo posto e la partecipazione alla Coppa Uefa durante la stagione 2008-2009, nella quale i friulani raggiungono i quarti di finale della competizione e sono la squadra italiana ad ottenere il miglior piazzamento nelle competizioni europee.

Nella mattinata di oggi, il neo tecnico bianco è stato presentato presso la sala polifunzionale “Rino Capellazzi” dell’Intels Training Center “B. Ferdeghini” alla presenza del presidente Stefano Chisoli, dell’Ad Luigi Micheli, del direttore generale Giudo Angelozzi e del consigliere Andrea Corradino.

“Presentiamo un tassello importantissimo per lo Spezia del presente e del futuro: il nuovo mister Pasquale Marino” – ha esordito il Presidente Chisoli – “Un ringraziamento particolare va a Fabio Gallo e al suo staff per tutto quello che hanno fatto e per aver raggiunto gli obiettivi nella scorsa stagione. Marino era il primo della lista di Angelozzi e sono felice che sia riuscito a portarlo qui”.

La parola è passata poi al direttore Guido Angelozzi.
“Mi associo ai ringraziamenti a fabio Gallo, che non è rimasto non per demeriti durante la scorsa stagione, ma perché la nostra intenzione era quella di cambiare e di iniziare il campionato con una filosofia diversa e nuova. Marino era la mia prima scelta: già prima di avere la certezza di avere il mio posto qui, l’ho chiamato e lui mi aveva dato la sua disponibilità. E’ stata una trattativa velocissima”.

“Il mister ha firmato per un anno” – ha proseguito Angelozzi – “Poi nei prossimi giorni ci rivedremo perché abbiamo avuto un piccolo problema con lo staff, ancora tesserato con il Brescia. Marino non ha avuto nessun problema nell’accettare queste condizioni confermando la sua grande professionalità e volontà di venire qui allo Spezia”.

Novità sul mercato e sulla questione ritiro?
“Sulla questione Maggiore ci stiamo lavorando ma ci vuole pazienza. Per quanto riguarda Mulattieri, abbiamo avuto richieste importanti e stiamo valutando se cederlo o no: se ci saranno le condizioni ci penseremo, altrimenti il ragazzo resterà qui. Ci sono molti altri giovani come Corbo, Benedetti, Figoli che hanno avuto le attenzioni di squadre importanti, ma dovremmo valutare con una certa attenzione. Stiamo riflettendo e portando avanti un percorso, quindi anche per quanto riguarda il ritiro stiamo facendo le nostre valutazioni per sbagliare il meno possibile”.

Ecco poi le prime parole di Pasquale Marino.
“Ringrazio il presidente e il direttore per le belle parole: con il lavoro e la dedizione cercherò di portare avanti questo importante progetto. i nostri primi obiettivi sono quelli di ringiovanire l’organico e riportare il giusto entusiasmo allo stadio. Ho visto qualche partita dello scorso campionato per avere le idee un po’ più chiare sull’organico, poi cercheremo di fare le nostre valutazioni”.

Il suo modulo preferito è il 4-3-3: pensa che sarà quello che utilizzerà anche qui?
“L’idea di base è quella, certamente non mi fossilizzo su questo: ovviamente potendo costruire la squadra dall’inizio cercherò i giocatori giusti per il mio modulo preferito. Ma al di là dei moduli, ci vuole la mentalità giusta e la personalità nella gestione della palla per la quale servono anche giocatori non con qualità tecniche eccelse, ma con grinta e voglia di fare”.

In questi anni in serie B sono stati diversi gli esempi di allenatori che non iniziano bene il campionato, ma ai quali viene data fiducia. Cosa ne pensa?
“Chi sta nel calcio da tanti anni, valuta il lavoro quotidiano, oltre ai risultati: a Frosinone abbiamo perso tre partite nelle prime sette, poi abbiamo fatto il record di punti e siamo arrivati a due punti dalla promozione diretta, quindi bisogna capire quanto la squadra stia seguendo i metodi dell’allenatore per poi fare le valutazioni”.

Ha già idea della rosa da formare e ha già allenato qualche giocatore dello Spezia attuale?
“No, non ho mai allenato nessun giocatore attualmente allo Spezia: ovviamente conosco meglio quelli che hanno giocato di più nello scorso campionato, ma ci sono molti giovani da valutare e questo dovrà essere fatto con i tempi giusti. Bisognerà sfoltire la rosa e questo andrà fatto già prima del ritiro per avere le idee più chiare possibili”.

La parola promozione è stata pronunciata tra lei e Angelozzi?
“No, il primo anno dobbiamo porre le basi per creare il nostro progetto: dobbiamo cercare di formare una squadra con una sua identità che sia in casa che in trasferta possa far divertire ed entusiasmare i tifosi con il gioco e con le vittorie”.

Lei è stato il maestro di tecnici giovani come De Zerbi e molti altri: rivede i suoi insegnamenti nelle squadre allenate da questi giovani?
“Mi sono sempre sentito giocatori che ho allenato e poi sono diventati tecnici come Pagano che allenavo al Paternò, oppure Sottil , D’Agostino e Caserta. Gli allenatori devono essere bravi a valorizzare l’organico che hanno a disposizione e questa è una delle cose principali che ho cercato di trasmettere”.

“Ho visitato il centro sportivo e i campi a disposizione” – ha aggiunto Marino –  “Già sapevo che lo Spezia è una società organizzata che dà l’opportunità di lavorare bene e questa è una cosa fondamentale”

Cosa pensa dei tifosi  e dello stadio dello Spezia?
“Qui c’è un pubblico molto passionale, che si avvicina molto a quello degli stadi del sud: sicuramente è un valore aggiunto che dovremmo essere bravi a sfruttare a nostro favore grazie alle prestazioni importanti. Dobbiamo uscire dal campo avendo dato tutto e il nostro primo obiettivo è proprio questo: ci vuole una grande empatia tra tifosi e squadra. Impegno, professionalità e serietà saranno i principi sui quali si fonderanno le basi di questo progetto”.

“Può capitare di subentrare e far bene, come mi è successo a Vicenza” – ha proseguito Marino –  “Il calcio è strano e possono succedere molte cose. Prendere una squadra al terzultimo posto è stata una sfida personale che sono riuscito a vincere. Poi il secondo anno ero sempre io, ma sono cambiati i dirigenti e non sono riuscito a fare altrettanto bene.

Sarà complicato fare le scelte con molti giovani.
“Io non guarderò la carta d’identità, quindi giocherà chi merita: sarà il campo a dare le risposte”.

Giulia Lorenzini
Giulia Lorenzini
Nata a La Spezia, diplomata al Liceo Classico, giornalista pubblicista. Collabora con tuttob.com, prima dell'esperienza televisiva a Sportitalia e quella con la conduzione di uno spazio nella trasmissione Assist Show su Primo Canale. Collaboratrice del Secolo XIX online per la sezione eventi, è redattrice di SpeziaCalcioNews dal 2014.

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