Mister Gallo: “A Perugia dovremo essere bravi ad arginare Cerri, è il regista offensivo della squadra”

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Alla vigilia della trasferta di Perugia, ha parlato in conferenza stampa il tecnico Fabio Gallo, vi proponiamo il video e la versione testuale dell’intera conferenza:

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Buongiorno mister, tornando alle ultime gare, sarai arrabbiato per aver buttato al vento 4 punti e per aver preso 2 gol senza dubbio evitabili. Su quello subito al San Nicola, volevo chiederti, chi doveva marcare Brianza?
“E’ stata una disattenzione collettiva, da parte di tutta la squadra, c’è rammarico per aver preso un gol evitabile e che quindi mi fa girare le scatole, anche perché è stata una prestazione importante che ha dato dimostrazione di avere a disposizione professionisti che si sono fatti trovare pronti. Mi ha fatto più arrabbiare questo gol rispetto a quello contro la Ternana, dove il pericolo era maggiore perché eravamo tutti dentro l’aria. Non posso comunque dare la responsabilità al singolo individuo, io più che sgolarmi dalla panchina non ho potuto fare. Purtroppo è capitato ma è possibile che ne ricapiteranno altri”.

I calcio piazzato solitamente sbagliamo poco, ora due gol subiti su palla inattiva:
“Due di fila non vanno bene e li abbiamo senza dubbio pagati, perché le prestazioni diventano belle se porti a casa il risultato, brutte invece se perdi. Palo gol sei bravo, palo fuori sei scarso, questo è il mondo del calcio, sono i particolari a fare la differenza”.

Augello, Juande e Capelli si sono fatti trovar pronti, cosa ne pensi?
“Assolutamente si, ma io li vedo tutti i giorni da fine luglio, non avevo quindi timore in questo senso perché son giocatori che si allenano sempre al massimo come del resto tutti: avrei potuto farne anche altre di scelte che sarebbe cambiato poco, questa è la sensazione che ho”.

Terza partita nel giro di una settimana, la situazione fisica sarà da monitorare, come vedi i tuoi ragazzi?
“La squadra sta bene, grossi problemi non c’è ne sono, vediamo che scelte fare per domani, ho ancora forti dubbi e li porterò con me fino a domani; poi deciderò per fare in modo che le caratteristiche degli avversari combacino con quelle dei nostri giocatori”.

Potessi scegliere contro quali squadre giocare, visto l’andamento della tua squadra, sceglieresti quelle di medio-alta o medio-bassa classifica?
“La squadra non ha fatto bene contro quelle di bassa classifica e anche qui c’è una spiegazione: la mia squadra è brava a fare la partita quando anche gli altri la fanno. Non è una questione di coraggio, come ho spesso sentito dire, è una predisposizione della squadra, anche perché lo schieramento tattico resta sempre quello, qualsiasi avversario andiamo ad incontrare”.

Diamanti, che è stato spesso accostato alla tua squadra, al momento gioca nel Perugia, ti avrebbe potuto far piacere averlo con te?
“Diamanti è un giocatore che non fa parte di questa rosa, quindi è una questione che non mi interessa”.

La squadra hai detto che sta bene, Gilardino potrebbe essere titolare?
“No, non è ancora pronto”.

E Paladino invece come sta?
“Raffaele tornerà lunedì ad allenarsi con la squadra”.

Avrai dunque di fronte un altro bomber dopo Montalto, Samuele Di Carmine, cosa hai pensato per arginarlo?
“Ogni settimana ci sono attaccanti bravi, ogni settimana si pone dunque il problema, cercheremo di lavorare come abbiamo sempre fatto tenendo d’occhio anche Cerri che potrebbe sembrare una prima punta ma poi in realtà non la è, è il regista avanzato della squadra che per l’economia della squadra è di fondamentale importanza; è dunque lui il giocatore che temo di più”.

Anche lui segna molto, ha già toccato la doppia cifra, cosa ne pensi?
“E’ un giocatore importante, bravo nel colpo di testa e nella protezione della palla grazie al proprio fisico, che usa benissimo; noi abbiamo Marilungo che non ha un fisico prestante come il suo, ma che nel proteggere palle è uno dei più forti del campionato”.

Forte è due giornate che segna, è il suo momento d’oro, secondo te questo deriva anche dal fatto che gli altri nel suo reparto siano meno in forma?
“Francesco ha lavorato dal primo giorno fino a stamani sempre allo stesso modo, sempre cercando di migliorare giorno per giorno, ma lui è calciatore nella testa, ha sempre continuato a lavorare con molta voglia, penso che possa diventare un giocatore dello spessore di Montalto e Di Carmine, perché ha nelle sue corde la doppia cifra. È bravo di testa, ad attaccare il primo palo, nella protezione della palla, mi piace perché non si accontenta mai ed è sempre alla ricerca del perfezionamento. Non mi meraviglia dunque questo momento, sarà secondo me uno di quei giocatori che nei prossimi anni farà parlare di sé”.

Sui due ultimi arbitraggi, con la scusa di far giocare molto, siamo stati penalizzati, a Bari era imbarazzante vedere Henderson fare costantemente ciò che voleva e le ammonizioni le prendevamo noi, so che non ti piace parlare di arbitri, ma come vedi questa situazione?
“Tieni presente che io in allenamento vengo contestato dai miei giocatori perché nelle partitelle sono l’arbitro che non fischia, che lascia correre molto, perché voglio abituare la squadra a queste situazioni; soprattutto con la Ternana ho visto un arbitraggio che non mi è piaciuto. Comunque non voglio alibi, la squadra deve andare avanti così in linea con l’andamento delle passate stagioni, nonostante fossero diversi gli obiettivi. Accettiamo comunque ciò che succede, sperando che ogni tanto tocchi anche a noi. L’arbitro deve ad ogni modo esserci perché senza dominerebbe il caos”.

Sul Perugia, squadra che viene da parecchie vittorie consecutive, con questo 3-5-2 che garantisce a Breda una migliore fase difensiva:
“Si, arrivano da 4 successi di fila, quello con il Foggia è stato un po’ fortunoso, perché il Foggia aveva creato tantissimo, è stato il caso in cui la sorte ti aiuta, come è successo a volte anche a noi. Sicuramente la difesa a 3 che poi diventa spesso a 5 sarà un bell’ostacolo, è una squadra che ti lascia giocare molto per poi ripartire, si difende bene con tanti uomini e poi nel recupero palla hanno il riferimento offensivo Cerri che garantisce di ripartire mantenendo il posso palla; sono dunque questi i punti forza della squadra, fase difensiva di struttura e la soluzione Cerri davanti”.

L’ultima domanda è su Juande, il giocatore ha dimostrato a Bari di potersi rendere utile, sarà l’arma in più per il finale di stagione come alternativa a Bolzoni?
“Assolutamente si, anche lui ha sempre lavorato con massima professionalità, secondo me è stata una soluzione coraggiosa perché abbiamo cambiato molto, ma non mi ha spaventato il cambiare perché ho fiducia assoluta nella mia rosa. Juande si è candidato a fare un finale di stagione importante”, ha concluso il tecnico.

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

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