L'Editoriale – Quando Fiorani parlava di "Grande famiglia"

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Sono passati poco più di due anni da quella cena di natale in casa Spezia che vide presenti i vertici della società: Gabriele Volpi e Gianpiero Fiorani.
Ed è anche l’ultima volta in cui i vertici si sono espressi in modo diretto a stampa e città, presente anche il Sindaco Pierluigi Peracchini.

In verità in quella serata si divagò sulla questione Volpi – Setti, come se riguardasse in modo diretto anche lo Spezia Calcio, ma i discorsi furono anche altri.
In particolare il manager Fiorani, si soffermò sulla “Grande FamigliaSocial Sport, direttamente legata alla galassia Volpi, su come dovesse rappresentare per il futuro un tutt’uno riguardo agli interessi ed agli investimenti del Patron in terra italica.

Una famiglia appunto, con responsabile Maurizio Felugo, anche lui presente quella sera, ed anche Presidente delle Pro Recco.
In realtà i segnali di una certa volontà di intraprendere una strada nuova ma anche intrigante, si sono poi confermati con l’arrivo di Guido Angelozzi solo qualche mese dopo.

Angelozzi che accetta, nonostante la politica sia chiara: si deve lavorare bene sul mercato, specie sui giovani perché, a parte una sostanziosa sponsorizzazione targata Intels, il Patron non intende investire altri soldi.
Sin qui tutto chiaro e limido, come chiara e limpida è la volontà, se arrivasse un compratore serio, di cedere la società.

Si prosegue su questa linea anche nel mercato estivo scorso, che però porta ad incassare come mai avvenuto nelle precedenti stagioni: considerando bonus e riscatti obbligatori infatti, la cifra che entrerà nella casse del club di Via Melara sarà superiore ai 12 milioni di Euro.
Di contro gli arrivi di Delano, Ferrer e Capradossi, hanno portato ad una spesa intorno al milione di Euro, tanto che a fine agosto fu data la possibilità ad Angelozzi di offrire 3 milioni puliti per acquistare Moncini dalla Spal, operazione poi rifiutata dalla società emiliana.

Con queste premesse, ci saremmo aspettati una disponibilità economica diversa per questo mercato, un po’ come accadde negli anni scorsi, partendo da introiti nei mercati estivi di molto al di sotto di quelli di quest’anno.
Invece Moncini va a Benevento per una cifra inferiore rispetto a quella offerta da Angelozzi in estate e La Mantia va verso Empoli per una cifra analoga, con Angelozzi che può solo fare da spettatore interessato, ma senza portafoglio.

Ci chiediamo quindi, cosa sia ulteriormente cambiato in questi mesi per arrivare a chiudere del tutto i rubinetti, nel momento in cui le finanze avrebbero invece, numeri alla mano, permesso di fare quello sforzo per provare una rincorsa alla pari o magari messi anche meglio, rispetto ad altre contendenti.
Ci chiediamo dove sia finita la “Grande Famiglia” citata da Fiorani due anni fa, quale sia soprattutto il futuro di una squadra che dispone ora di un patrimonio tecnico di assoluto livello per la categoria e che potrebbe garantire, se abilmente completato, di poter ambire ad altri traguardi.

Quale che sia la motivazione di questa inversione di tendenza rispetto agli scorsi mercati di gennaio ce lo possono spiegare solo loro, Volpi e Fiorani, ma non li sentiamo da tempo.
La motivazione è insita nella contestazione di questo autunno, messa in pratica da una parte della tifoseria?
Inutile fare ipotesi, resta il fatto che di questo passo, la legittima aspirazione di Angelozzi di inseguire un “sogno“, si andrà a scontrare con vendite dolorose.
Lo stesso DG nell’ultima conferenza è stato molto chiaro: “bisogna vedere cosa vogliamo fare da grandi“, in questa frase c’è tutto del momento storico che stiamo attraversando.

Già in questo mercato c’è chi bussa alla sua porta per Capradossi ed altri “gioielli“, e la prossima estate rischia di essere complicata da questo punto di vista, fermo restando che il DG spezzino non potrà sempre fare i miracoli acquisendo giocatori il cui stipendio viene pagato in gran parte dalla società che ne detiene il cartellino.

In tutto questo, siamo sicuri che alla fine Angelozzi porterà ad Italiano un centravanti che possa far bene, ma resta il rammarico di non poter allungare il passo per provare lo step successivo, è un vero peccato

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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