L’Editoriale – Passano gli anni, si succedono gli allenatori, ma è sempre la solita storia…

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[ot-caption title=”L’arbitro Abbattista di Molfetta – Foto dal web” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/10/arbitro-abbatista.jpg”]

C’è stato un periodo storico in cui si diceva che la colpa fosse del “Croato“, quello che si è permesso di dire che l’ambiente si era imborghesito e che alzava troppo la voce con gli arbitri.
Si diceva che la colpa fosse della sua insofferenza, unita al fatto che la squadra era piena di stranieri e non rispettava le usanze della serie B, cioè l’utilizzo di giocatori italiani, preferibilmente giovani.
Poi venne Di Carlo: si diceva, vedrete che la storia ora cambia, non ci lamenteremo più platealmente e gli episodi positivi e negativi si andranno a compensare.

Per un po’ forse andò anche così, poi appena la classifica si fece più importante, sono ricominciati gli incidenti di percorso dei vari direttori di gara, per finire con il rigore negato a Cesena che poteva costare la qualificazione ed il rigorissimo negato con il Trapani in semifinale che ha stroncato le velleità di finale.
Il tutto legato a comportamenti impeccabili in campo e fuori dal campo, se si eccettua la protesta plateale del dopo direzione di La Penna da parte della società, che, tardiva o no, rappresentava un cambio di rotta.

Cambio di rotta limitato a quel contesto, anche perché, anche in questa stagione, la volontà di collaborare con gli arbitri, c’è sempre stata, sin dalla prima giornata, sempre limitando le proteste al minimo e limando il più possibile le dichiarazioni del dopo-gara.
Con quale risultato? Un progressivo nuovo peggioramento delle direzioni arbitrali, mano a mano che la classifica lievita a livelli importanti.
Sino alle ultime due gare, quella con il Cittadella in casa, caratterizzata da un pessimo modo di gestire la partita da parte di Di Paolo ed il disastro odierno di Abbattista di Molfetta.

Alla fine anche Di Carlo non ce l’ha fatta a continuare nelle linea morbida, pur senza lanciare gli strali che altri tecnici e dirigenti spesso lanciano al primo episodio, il tecnico spezzino ha chiesto rispetto. Rispetto per una squadra che cerca sempre di averlo nei confronti di chi dirige, rispetto per una squadra che prova sempre a giocare a calcio, che anche oggi, in inferiorità numerica, non ha fatto manfrine, non ha perso tempo, non ha usato ostruzionismo.
Ci sono squadre che hanno vinto campionati con il non gioco e le manfrine, con il gioco duro sempre tutelato, con i rigori a ripetizione.

Ci basterebbe che qualcuno ci spiegasse a chi diamo noia, per quale disegno astruso la squadra non viene mai tutelata: ma non ci sono spiegazioni logiche e soprattutto non esiste compensazione, non c’è stata due anni fa, non c’è stata l’anno scorso e non ci sarà quest’anno, questi sono dati di fatto, non piagnistei da sconfitta.
Ma su questo tutti dovranno essere d’accordo, perché solo con le opinioni comuni si può riuscire a provare a primeggiare, non certo dividendoci tra chi da sempre contro alla squadra, e non considera tutto il resto, e chi si rende conto che qualcosa non va, e non da ora.

I problemi della squadra sono altro argomento, fanno parte di quella che è la quotidiana ricerca del tecnico di migliorare e perfezionare quelle che sono le mancanze, nei limiti del possibile, di una squadra che non è una corazzata, ma una squadra di B, tosta e compatta, che si deve giocare ogni gara alla morte per primeggiare e non può in alcun modo permettersi di essere maltrattata dalle direzioni arbitrali.
La tifoseria spezzina ha tutto il diritto di avere le stesse possibilità delle altre squadre di ottenere i risultati: in questo momento non ci siamo e non basta un rigore “generoso” concesso con la Pro Vercelli e la direzione positiva dello spettro Pezzuto a convincerci e convincere del contrario…

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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