Undicesimo risultato utile consecutivo, quarta vittoria consecutiva, 37 punti e secondo posto in classifica.
Vincenzo Italiano non poteva sperare di meglio visto l’avvio stentato.
Ma c’è molto del suo lavoro nella rimonta sino al vertice, come oggi c’è molto del cuore dei suoi nella rimonta contro i lombardi.
La prima domanda è sibillina, e ora?
“E ora, ci penseremo, intanto parliamo della partita di oggi, una gara incredibile, andare sotto dopo un inizio così avrebbe potuto costarci caro e mi sono veramente spaventato, perché poteva andare peggio. Inoltre dopo il loro vantaggio abbiamo avuto circa dieci minuti di difficoltà in cui è calata la pressione. Bravissimi invece al ritorno in campo a prendere in mano la partita, a pareggiare e addirittura a ribaltarla. Penso che mettere insieme Galabinov e Nzola sia stata una scelta azzeccata, perché la Cremonese si è abbassata ulteriormente, consentendoci di entrare con ancor maggior incisività in area di rigore“.
“Oggi i ragazzi hanno superato un esame importantissimo – ha continuato il tecnico spezzino – hanno dato tutto dimostrando grande maturità e pazienza, voglio fare i complimenti a tutti quanti. Sono queste le partite che possono fregarti, ho iniziato a pensare che sarebbe potuta essere una partita stregata, dopo le due traverse e le diverse palle-gol clamorose, ma alla fine sono arrivati tre punti pesantissimi perché oggi non giocava nessuno e quindi siamo stati solo noi a muovere la classifica“
Si è visto un Picco più pieno e caloroso:
“Uno dei nostri obiettivi era quello di riportare tanta gente allo Stadio, ci stiamo riuscendo e vedere la curva Ferrovia sempre più piena è veramente un’emozione. Voglio ricordare che questo processo di maturazione è stato portato avanti dai ragazzi, perché siamo una squadra giovanissima e tutto ciò dunque vale ancora di più e ha ancora margini di miglioramento“.
Finalmente in gol Maggiore:
“Oggi devo essere sincero avevo due o tre ballottaggi che fino all’ultimo mi hanno messo in difficoltà. Pensavo che questa sera potesse essere la partita giusta per far sbloccare Giulio, perché ha tempi di inserimento che non ha nessuno e così è stato. Sta maturando e crescendo partita dopo partita e questa sera, oltre alla rete, ha interpretato una gara a dir poco perfetta“.
Molti dei tuoi stasera hanno finito stremati:
“Sabato dovremo fare ancora qualche rotazione fatta bene perchè oltre ad inserire gente che in condizione, sarà importante mandare in campo elementi funzionali sotto il piano strategico; speriamo di fare le scelte giuste perché ci attende un altro match importantissimo e qua al “Picco” dobbiamo spingere sempre sull’acceleratore per ottenere il massimo“.
Hai dato una chance da titolare anche ad Acampora:
“Gennaro è un signor giocatore, ho speso su di lui parole importanti questa estate, perché uno con quella forza e con quel mancino deve necessariamente ottenere di più, deve essere esigente con sé stesso e penso che si meritasse l’esordio dal primo minuto. Può fare molto di più, può arrivare tre o quattro volte a partita al tiro, può sradicare molti palloni nei duelli a centrocampo, ma per la gara odierna si merita tanti complimenti. Nel gruppo si sta creando uno splendido rapporto, tutti remano nella stessa direzione e stiamo diventando sempre più affiatati e questo è senza dubbio un bene“.
Nzola sta diventato un giocatore determinante e poi quei terzini che ora spingono molto:
“Con Nzola siamo andati a cercare un giocatore che riuscisse a integrarsi fin da subito nel gruppo, anche perché mi conosceva e quindi ci ha messo pochissimo a calarsi nella parte. E’ un giocatore forte, che dà tutto se stesso e vederlo a fine gara sul lettino con tre borse del ghiaccio, ma col sorriso stampato in bocca, per me è stata una sensazione bellissima, sono veramente orgoglioso di lui. Quanto ai terzini, stanno facendo benissimo, e ora partecipano tanto alla manovra, in quella zona del campo una volta trovato l’equilibrio è meglio non fare tanta rotazione, ma verrà il momento anche per chi ora non sta giocando di poter dare una mano da qui in avanti“.
