[ot-caption title=”Ammari scocca la freccia del gol a Brescia” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Gol-Ammari.jpg”]
Lo Spezia che si appresta ad affrontare la Cremonese, sabato in terra lombarda, versa in uno stato fisico e mentale forse mai cosi positivo da inizio anno.
Quella di Fabio Gallo è una squadra che pare finalmente aver registrato i meccanismi della fase difensiva, grazie anche ad un centrocampo che in questo periodo ha “gamba” e intraprendenza, che può contare sulla crescita esponenziale dei suoi titolari e di chi, come Maggiore, cerca di riprendersi un posto da titolare dopo la brillante prestazione contro il Pescara e la fiducia che gli deriva dalle continue convocazioni nella sua Nazionale di categoria.
Ma è sul fronte offensivo che arrivano altre buone notizie, nel presente e in prospettiva; dopo un turno ai box, seguito ai 180 minuti di impiego tra Frosinone e Brescia, Alberto Gilardino potrebbe riprendersi un buon minutaggio a Cremona, o quanto meno essere presente nella lista dei convocati.
Il giocatore ammirato in quelle due partite si avvicina a quello in grado di spostare gli equilibri, che è ciò per cui è stato preso.
La ricerca del gol, la partecipazione al gioco corale, gli assist per i compagni, il gioco di prima in cui eccelle negli ultimi metri, e che è un classico delle punte con una grande carriera alle spalle.
Quelle, appunto, di “un’altra categoria“, che possono andare a prendersi punti pesanti in ogni momento, dentro ogni partita.
L’altra freccia in dubbio per sabato, ma che potrà risultare ancora preziosa in termini di gol e non solo, è Marilungo, costretto negli ultimi giorni a rallentare per un riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio che non dovrebbe essere, però, roba seria.
Gallo, in ogni caso, può dormire sonni tranquilli non solo per il recupero dell’ex campione del mondo, ma anche per la crescita di Francesco Forte, di Edoardo Soleri, di Najib Ammari e di quella garanzia che risponde al nome di Granoche.
Tutta, o quasi, gente che viene da gol recenti, roba fondamentale per la fiducia di ogni attaccante del globo.
Ce ne può essere abbastanza, insomma, per provare a far male ad una neo promossa ambiziosa ma tutt’altro che imbattibile, quella del fresco ex Antonio Piccolo, giocatore che è rimasto un’incompiuta qui in riva al golfo e che sta trovando nuova lucidità in maglia grigio rossa.
Uno su cui si dovrà giocare d’anticipo, senza concedere facili uno contro uno.
Grande attenzione dietro, possesso palla, controllo dei ritmi, e tutte le frecce al nostro arco pronte ad essere scoccate per un “centro” da 100, lontano dalle mura di casa.
Si può fare, si deve fare.
