Il PAGELLONE di Spezia-Salernitana – Mora, Capradossi, Da Cruz, marchi indelebili sulla rimonta

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LAMANNA – 6 Sul gol di Djuric pecca probabilmente in reattività, ma è una sensazione più che un errore. Per il resto sbroglia quel poco lavoro con buona lena. Spesso il pubblico lo chiama e lo spinge alle uscite, un fondamentale nel quale effettivamente potrebbe fare la voce più grossa.

VIGNALI – 6 Jallow non è cliente dei più semplici, se la cava con sufficiente ordine in fase difensiva, mostrandosi giocatore sempre più maturo e tecnicamente più “pulito” rispetto alle scorse stagioni. L’assist nella ripresa per Galabinov non convince in pieno, da li, in piena area, avrebbe potuto osare maggiormente, essere più egoista e cercare la porta. E’ solo un appunto, ci mancherebbe..

TERZI – 7 Al 20′ mette una pezza fondamentale su Djuric mentre pattinava in preda ad un equilibrio completamente ed improvvisamente perso: al “Picco” s’era mozzato per un attimo il fiato, ma recupera con un tempismo ed una caparbietà impeccabili. Contro Djuric serve una scala, se la cava quasi sempre con esperienza. Il loro duello dura da anni.

CAPRADOSSI – 7,5 Il match-winner che non t’aspetti, un rientro benedetto il suo. Che cosa ci faccia al 94′ a centro area avversaria e non sugli sviluppi di un calcio piazzato, non lo sappiamo, sappiamo però che è stata la cosa più giusta del mondo. La sua partita non è solo il gol-vittoria che di per sé gli vale il voto più alto, mostra quel tempismo e quella personalità che ci ricordiamo dal periodo invernale, prima del suo guaio muscolare. In occasione del gol di Djuric non riesce a metterci una pezza, è scavalcato forse con troppa facilità. Ma dopo, con un finale cosi, quel piccolo errore vola via come un refolo di vento, dimenticato dal destino. Bentornato.

AUGELLO – 6,5 Meno brillante e meno incisivo in fase offensiva rispetto a tante altre uscite, ma dalla sua parte c’è da tenere a bada un giocatore di assoluto livello come Casasola. Ha il merito di giocare una partita intelligente, e solida, difensivamente.

RICCI – 6,5 Perde tre palloni velenosi nei primi 9 minuti, appare inizialmente il più arrugginito di tutti. Lentamente si scuote, ritrova il suo calcio a piccole dosi, e nella ripresa gioca una grande partita di sacrificio su Rosina, da diga centrale davanti alla difesa più che da regista classico. La partita richiedeva questo, contro un avversario tosto e quadrato nel mezzo.

BARTOLOMEI – 6 Non la sua miglior partita, fatica ad entrare nel vivo del gioco, fatica a trovare un dialogo costante e di qualità con Da Cruz sulla catena di destra. Trova comunque, anche in una giornata difficile, il tempo per un paio di staffilate purtroppo senza fortuna.

MORA – 7,5 Nella prima parte di gara perde un paio di palloni che parevano agevoli, in disimpegno, e probabilmente anche per questo getta via l’elastico col quale, in maniera inconsueta, decide di legarsi i capelli. Non era lui. Da li in poi, difatti, la sua partita è un crescendo di legna, di qualità, di strappi, fino al gol in acrobazia che porta al pareggio e riaccende lo spirito giusto. E’ l’anima della mediana, da mesi un rendimento finalmente all’altezza di un giocatore che stimavamo eccome da avversario. Ah, la sua partita non finisce col gol del pareggio, no.. continua a correre, a recuperare palloni, a tentare conclusioni, anche quando sembra non averne più, fino all’assist decisivo per Capradossi. In riserva continua a correre, e in questo un po’ ricorda Paolino Ponzo, onorando al meglio quella frase scritta dietro al colletto di ogni maglia bianca.

BIDAOUI – 6,5 Deve arrendersi, quasi sul finale del primo tempo, ad un nuovo guaio muscolare che speriamo si riveli di lieve entità. Fino a quel momento, è stato una spina nel fianco costante per la corsia di destra ospite, spesso incontenibile, assolutamente imprevedibile. Peccato. Lo Spezia è inevitabilmente un pò diverso, senza di lui.

DA CRUZ – 6,5 Un primo tempo nel quale fatica a carburare, lui che è un diesel naturale. Spreca una buona opportunità al 5′ calciando malamente dritto per dritto sui cartelloni pubblicitari, tenta qualche difficoltoso uno contro uno, ma è quando gli avversari mollano un pò, che lui li taglia nel mezzo con strappi importanti, soprattutto centrali. Dà il meglio quando si sposta a sinistra dopo l’uscita di Bidaoui, il gol della vittoria è frutto dell’ultima, decisiva incursione palla al piede col quale porta a spasso gli avversari per poi incrociare un sinistro rasoterra che, passando per Mora, arriva a Capradossi per il gol che vale i tre punti.

GALABINOV – 6,5 Finalmente una partita dove appare maggiormente inserito nel complesso, più brillante, più “cattivo”. Non stra-fa, ma si rende utile per alzare il baricentro della squadra nei momenti in cui la Salernitana pressava con grande assiduità nella trequarti aquilotta. Una sua sponda di testa è preziosa per il gol di Mora, un bel diagonale di sinistro che trova i piedi dell’estremo ospite, poi si smangiucchia il gol del vantaggio calciando con ritardo, da buona posizione, su servizio di Vignali: probabilmente un assist che non si aspettava, ma che uno come lui deve trovare modo e tempo di scaraventare in rete. Un nuovo acquisto, chissà, per Pasquale Marino..

PIERINI – 6 Inizia fuori, viene catapultato in campo per l’infortunio di Bidaoui nel primo tempo, e finisce ancora fuori ad una manciata dal termine. Insomma, appare e scompare. Che dire, c’è voglia, ha un buon passo, ma è un giocatore ancora lontano dall’essere decisivo come quel ruolo gli impone. I colpi li ha, vedi il bolide col quale prende il palo da fuori area con una conclusione improvvisa di prima intenzione. Una personalità tutta da completare. Lo aspettiamo.

MAGGIORE – 6 Entra con buon piglio ma senza lasciare il segno, difficile, del resto, in pochi minuti.

GYASI – S.V. Un ingresso che, ai più, pare un pò tardivo. La notizia del suo rientro, di per sé, è assolutamente positiva.

Mister MARINO – 6,5 Uno Spezia a due volti il suo, dopo il rientro da una lunga pausa. Gregucci gli disegna contro una Salernitana quadratissima nei primi 45 minuti di gioco, ma il tecnico aquilotto predica pazienza e l’innalzamento di un ritmo che, nella ripresa, è il fulcro del rovesciamento della partita in favore dei suoi. Quando attacca la profondità nell’ultima mezzora, con gioco in verticale dalle retrovie, la Salernitana va in grande difficoltà, per questo forse appare un po’ tardivo l’ingresso di Gyasi. La sua squadra non si arrende al facile destino di un pareggio che pareva scritto dopo alcune buone occasioni sciupate, ed arriva cosi il gol di Capradossi in pieno recupero. Un gol che deve assolutamente rappresentare un segnale per tutto l’ambiente, e per la sua squadra. E’ il momento di osare e di far pesare questi tre punti d’oro da un punto di vista anche mentale, ora che la zona Play Off è stata riagguantata a piè mani. L’abbraccio di Melara, il gol vittoria oggi allo scadere, non fateci credere che tutto ciò possa essere soltanto un caso…

Arbitro DI MARTINO – 5,5 Lascia sin troppo correre, favorendo il gioco rapido, specie nella ripresa, ma di contro da adito a qualche protesta. Non vede un rigore per un fallo di mano netto di Migliorini nel secondo tempo, ma è bravo a lasciar correre nell’azione del gol finale, nonostante le proteste degli ospiti.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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