LAMANNA – 6,5 Due interventi importanti nei primi minuti di gioco, a certificare un ritrovato feeling con la porta dopo mesi di stenti ed incubi. Può bastare, anche perché nella ripresa deve solo stare attento a non deconcentrarsi sui palloni alti che attraversano la sua area.
DE COL – 6 Rispolverato al “Picco” dal 1′ minuto per consentire a Vignali di alzarsi sul fronte offensivo. In fase difensiva fa le cose migliori, ma sbaglia tanto, più del solito, in fase di disimpegno, un po’ lungo tutto l’arco dei 90 minuti. Giocatore da ritrovare, ma per oggi va più che bene così.
CAPRADOSSI – 7,5 Non solo il gol del pareggio, quando intercetta un tiro strozzato di Bartolomei e trova una coordinazione tutt’altro che agevole per bucare Brignoli, ma anche tanta disciplina difensiva. Si nota subito chi è il leader, dietro, vista l’assenza di capitan Terzi. Ne sbaglia davvero poche, è diventato in breve tempo un’assoluta certezza.
GIANI – 6,5 Attento, scudiero, cede molto a livello di centimetri ma si arrampica con l’esperienza. Anche lui, come Capradossi, può poco sul bellissimo gol di Falletti. Su di lui si può sempre fare affidamento.
AUGELLO – 6,5 Solito ben calibrato mix di corsa, qualità e sostanza, nel primo tempo parte a razzo su quella fascia ma non sempre è imbeccato con i tempi giusti da Mora e Pierini. Nella ripresa è impeccabile soprattutto difensivamente, quando lo Spezia deve serrare le fila di fronte ad un avversario che ne ha di più.
BARTOLOMEI – 6,5 Collante continuo tra difesa e centrocampo, anche se i suoi occhi sono rivolti prevalentemente in avanti. Cerca sempre la mattonella giusta per tirare, si nota lontano chilometri che avrebbe una voglia matta di cercare la porta non appena fiuta gli ultimi metri avversari. Da un suo tiro coraggioso, e strozzato, guarda caso scaturisce il gol di Capradossi. Nella ripresa tanta legna, tanta ricerca di equilibrio.
RICCI – 6 Sufficienza stiracchiata, ma guadagnata grazie a quello spirito di sacrificio che gli consente di usare spada e fioretto. Nei secondi 45 minuti sbaglia una quantità per lui insolita di palloni, in momenti delicati del match, ma tiene botta fino alla fine di fronte ad una mediana di assoluto valore.
MORA – 7 Sulla strada giusta per ritrovare il gemello di Ferrara. Lotta su ogni pallone, è pimpante a livello atletico e fisicamente è osso duro su ogni palla sporca. Va pure vicino al gol a fine primo tempo, ma Brignoli con uno scatto di reni da altre platee toglie dalla porta un suo tiro “a rimbalzo”, poi manda in porta Vignali con un pregevole servizio dalla sinistra. Per pochissimo non diventa un fattore di questa partita.
VIGNALI – 6 Torna ad occupare la destra del fronte offensivo, mette gamba e pressione, agevola qualche triangolazione discreta, va vicino al gol con un colpo di testa ben calibrato ma privo solo di un po’ più di forza. Riduce al minimo i consueti errori tecnici in disimpegno, anzi, per un pomeriggio quasi li annienta. E’ una grande notizia.
PIERINI – 6 Ha i colpi, si vede che ha pure voglia, ma la sua partita si scuote a fatica, cosi come fatica ad incidere pesantemente negli ultimi metri, sia quando si tratta di concludere, sia quando è il momento dell’ultimo passaggio o della ricerca del fondo. Un suo slalom ad inizio ripresa riscuote applausi sonanti, ma da li non prende il volo che ci si aspetterebbe. Può e deve crescere ancora, le basi tecniche ed atletiche ci sono tutte.
GYASI – 7 Fa reparto da solo, e già questo dà il senso della sua partita. Danza sulla palla, gioca divinamente di sponda e tutta la squadra grazie a lui non perde il passo di una manovra sempre avvolgente. Un suo diagonale di sinistro si infrange sul piede di Brignoli dopo una bella fuga che buca la difesa palermitana. E’ vero, ad inizio match si divora di testa un gol a pochi passi dalla porta, ricordando a tutti che non è un centravanti di ruolo. Non fosse per quell’errore, non ce ne saremmo accorti, perché poi fa sempre tutto molto bene, anche quando si tratta di prendere falli per far rifiatare uno Spezia negli ultimi minuti stanchissimo. La miglior prestazione nella giornata in cui meno te l’aspetti.
BASTONI E GUDJOHNSEN – S.V. Minuti finali per entrambi, reggono botta e provano a tenere alta la squadra.
Mister MARINO – 7,5 Che dire, la sua squadra va a memoria, diverte, lotta, ha un’identità solida che le permette di sopperire ad assenze troppo pesanti, praticamente l’intero reparto offensivo fuori causa ed un centrocampo senza le consuete alternative. Non si piange addosso, ordina anzi ferocia ed un primo tempo ad elevata intensità. Nella ripresa, col calo fisiologico dovuto all’atteggiamento del primo tempo ed alla mancanza di ricambi adeguati, ordina saggiamente di serrare le fila rimodulando la squadra con una sorta di 4-5-1. Perché un punto, oggi, in questo stato e di fronte alla capolista, equivale ad una vittoria. Complimenti mister, e che la fortuna da qui in avanti la assista un po’ di più. Se lo merita.
Arbitro ROS – 6 Non fischia un calcio di punizione per ben 29 minuti e 5 secondi, poi però estrae giustamente anche 6 gialli. Valuta probabilmente bene il contatto tra Augello e Moreo in area di rigore, non concedendo il rigore, ed in genere fischia poco, scontentando qualche volta, ma in generale tenendo in mano una gara non difficile comunque.
