Il PAGELLONE di Spezia-Livorno – Tutti in piedi per Mastinu!

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SCUFFET – 6,5 Primo tempo di interventi non complessi ma nei quali ha il merito di tenere alta la concentrazione. Nella ripresa toglie dal sette un tiro potente di Marras, evitando sofferenze nei restanti 10 minuti di gara. Si ripete, con grande prontezza, su Raicevic. Sicuro, affidabile, non sempre impeccabile forse, ma trasmette quella sicurezza che alla porta spezzina mancava da un po’ di tempo.

FERRER – 6,5 Nella prima frazione di gioco è uno dei migliori in campo. Grande abnegazione difensiva, una diagonale da veterano che salva alla disperata lo 0-0, un triangolo offensivo con Maggiore e Ragusa denso di gamba, tecnica e fisicità. Cala nella ripresa, subisce qualche incursione dalla sua parte ma alla fine tiene botta e porta a casa un’altra prestazione positiva che è autentica manna per il suo processo d’ambientamento.

ERLIC – 6,5 Italiano crede ancora in lui nel ruolo di spalla di Capradossi. Ha un fisico importante e lo usa tutto, con le buone o con le cattive maniere. Talvolta rischia qualcosa nei contatti in area di rigore, ma è efficace nel murare i labronici nei momenti meno positivi. Esce stremato, non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma il suo processo di crescita corre spedito. E, probabilmente, non ce lo aspettavamo dopo un anno passato ai box.

CAPRADOSSI – 7 Raccoglie simbolicamente il testimone di leader difensivo da capitan Terzi. Giganteggia in qualunque zolla nella caccia alle palle basse che gli ronzano intorno, qualche problema in più, come l’anno scorso, sulle palle alte nelle quali è bravo, ma concede qualcosa ai rispettivi avversari. Nei minuti finali anche grazie a lui, e alle sue letture difensive, il Livorno non torna in partita.

MARCHIZZA – 6,5 Le diverse defezioni sulla sinistra lo costringono ad una mattonella per lui certamente insolita. Soffre inevitabilmente qualche spunto in velocità degli avversari, ma è bravo a non far mancare mai l’appoggio a Bidaoui sforzandosi in un lavoro per lui non naturale. Prova anche la sventola da fuori area sul quale si supera l’estremo ospite. Nella ripresa rimette in campo sostanza e pure qualche discesa interessante sull’out mancino. Jolly difensivo.

BARTOLOMEI – 7 Di lotta e di governo, usa molto i fendenti per il cambio gioco sfruttando un piede educatissimo. Talvolta eccede in qualche lancio lungo alla ricerca di profondità impossibili, però non molla un centimetro, parla tanto, si sbraccia, ha la tempra da “derby” e la fa valere. Non dimentichiamo che giocava in regia, non la sua mattonella preferita.

MAGGIORE – 6,5 Ah, Giulio.. che mix impazzito di cose sontuose alternate a sprechi che gridano vendetta. Non ha piede caldo davanti alla porta, lo dimostra in più di un’occasione, mancando di quella freddezza necessaria per fargli compiere il definitivo salto di qualità. Qualcosa che ha comunque in canna, vista l’ancora giovane età. Quando si accende, quando decide di andare in verticale con quella finta e quel controllo orientato, fa male al reparto di fronte. Poi lotta, arpiona palloni, altri li pasticcia, ma c’è costantemente nelle due fasi. Giulio c’è.

MASTINU – 8 Basti dire che, nel primo tempo, manda tre volte i compagni a tu per tu col portiere ospite, e nell’ultima circostanza è Ragusa a sbloccare il match, capitalizzando a dovere il sontuoso lavoro tecnico del sardo. Produzione industriale per i compagni. Ha tanta voglia e tanta fame, dopo tutto quel tempo passato forzatamente ai margini. Corre, contrasta, si butta negli spazi assecondando perfettamente il credo tattico del mister riferito alle mezzali, fa cantare il sinistro e scalda i guantoni dell’estremo ospite anche da distanze siderali. E’ bello da vedere, impeccabile tecnicamente, e poi chiude il match con un gol di rara bellezza, di rara precisione, di rara chirurgia. Il migliore. Il ritorno definitivo.

RAGUSA – 7,5 Ispirato, salta uomini come birilli nel primo quarto d’ora di match. Da pochi passi non trova la deviazione vincente ma è solo il prologo al gol che sblocca la partita su imbucata perfetta di Mastinu. Più del gol in sé, è piaciuta la ferocia di quell’inserimento coi tempi giusti, per un gol “da centravanti”. E’ importante il lavoro nelle due fasi, svolto con la tenacia dei suoi momenti migliori, quando qualità e quantità abbinate gli consentivano di giganteggiare in serie B.
Bomber della squadra, Angelozzi questo se lo sentiva eccome.

BIDAOUI – 6,5 Un pomeriggio non da ricordare per lui, uno di quelli che lo rende giocatore dal grande potenziale solo in parte espresso. Non giocherebbe altrimenti in B, se trovasse con continuità quel po ‘di concretezza necessaria a concludere le sue folate. Pur in un pomeriggio cosi cosi, comunque, ha il merito di mettere in apprensione la difesa avversaria e di avviare, con un pertugio che manda in tilt la fascia destra livornese, l’azione del vantaggio aquilotto. Lascia il campo a metà ripresa e si becca un giallo evitabile per non essere uscito dalla via più breve per far riprendere il gioco.

GUDJOHNSEN – 6 Parte benino, appare efficace e pulito nel gioco di sponda coi compagni, anche palla a terra. Cammin facendo però si perde, fatica a tenere o ad arpionare palloni che consentirebbero a tutti di respirare e di distendersi. Anche per questo, in alcuni tratti del match, lo Spezia non riesce ad uscire da un guscio nel quale sa comunque difendersi bene. Lascia il campo in avvio di ripresa.

GYASI – 6 Più anonimo del solito il suo ingresso in campo, anche lui fatica a tener palla e far salire la squadra. Se la cava meglio negli spazi, anche se non ne trova molti per “strappare”.

RICCI F. – 6 Entra in campo con buon piglio, non trova tempo e spazio per giocate interessanti, entra in un momento di squadre lunghe e sfilacciamenti vari.

TERZI – S.V. Minuti finali, con grande attenzione e sicurezza.

Mister ITALIANO – 7 Un altro mattone da 3 punti, un “Picco” finalmente amico, una squadra sempre più sciolta e convinta delle proprie qualità. La coperta è corta, in mezzo al campo, ma tra le mura amiche hanno buon gioco le doti tecniche dei suoi tre centrocampisti. Non ha ricambi in quella zona di campo, ed anche per questo la sua squadra fatica un pò ad accorciare e a prendere con decisione il pallino del gioco in mano. Ma i suoi producono tanto in zona gol, corrono tanto, difendono con qualche affanno davanti a Scuffet ma senza perdere mai la bussola. Merita senz’altro di lasciarsi alle spalle la zona Play Out, e di guardare al futuro con ottimismo, fiducia e qualche idea stuzzicante per rendere frizzante l’aria che verrà.

Arbitro SACCHI – 6,5 Fa giocare il giusto, estrae anche i cartellini giusti, anche se potrebbe graziare Bidaoui che in vero va contro al regolamento, ma lo fa senza perdere tempo. Dirige comunque senza difficoltà un derby che non si accende mai dal punto di vista della cattiveria agonistica.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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