LAMANNA – 6,5 Un solo grande intervento, ma decisivo per salvare il vantaggio nel primo tempo, uno contro uno, non va a terra e chiude egregiamente lo specchio della porta. Nel secondo tempo è attento su un paio di pizzicotti grigio rossi.
VIGNALI – 6,5 Partita gagliarda a livello difensivo, tempi e diagonali giusti. Sfiora il raddoppio nel primo tempo con una bella percussione in area, sbaglia molto meno del passato in fase di costruzione, anzi, talvolta offre profondità coi giri giusti agli attaccanti che la attaccano.
TERZI – 7,5 Egregio in disimpegno, roccioso dietro, che siano palle basse, palle alte o palle sporche. In alcune circostanze merita applausi scroscianti quando quasi irride, negli uno contro uno, gli attaccanti ospiti. Si accascia a terra ed il “Picco” trema per qualche secondo, sembra un guaio muscolare, ma non è. Un sospiro di sollievo enorme, è giocatore imprescindibile per tutto l’impianto messo in piedi da Marino.
LIGI – 6,5 Un buon esordio, va in difficoltà solo quando preso in mezzo nella prima frazione di gioco in un paio di circostanze; ruggine naturale, visto lo scarsissimo impiego dei mesi scorsi a Carpi. Eccelle sulle palle alte, il suo pane, vista anche la stazza. Serviva struttura fisica nel reparto arretrato, ora c’è tutta.
AUGELLO – 7 Scende meno del solito, in un primo tempo nel quale deve anche e soprattutto badare a contenere una squadra che corre molto sulle fasce laterali. Poi, ad inizio ripresa, scodella in area una caramella che per Bartolomei è solo da scartare e da gustare tutta, in occasione del raddoppio aquilotto. Alcuni suoi disimpegni strappano applausi a scena aperta, e sono una felice costante.
RICCI – 6,5 Meno brillante del solito. Nella prima frazione fatica a dare peso e qualità nelle due fasi, poche iniziative, poca diga, sullo stesso piano il secondo tempo, nel quale però ha il merito di ritrovare qualche giocata non appena cala la pressione avversaria. Non certamente la sua miglior partita.
BARTOLOMEI – 8 Doppietta decisiva, un marchio di ferro su questi tre punti fondamentali. Dapprima ci prova al 16′ ma la sua conclusione dal limite si infrange sulla schiena di un difensore avversario, qualche minuto più tardi ci riprova al termine di un uno-due bellissimo con Galabinov e questa volta è bravo e fortunato a trovare la complicità dell’estremo ospite su un bolide che schizza sul prato reso estremamente viscido dalla pioggia caduta nel primo pomeriggio. Nella ripresa raddoppia trovando il giusto inserimento ed il perfetto impatto con la fronte su una caramella offertagli da Augello. Ma è anche tanta corsa, tanta lotta, tanto gioco in verticale, tanta legna. Un centrocampista che in questa categoria può e deve continuare ad essere un fattore.
MORA – 8 Lui oggi non segna, ma è decisivo come non mai su qualunque potenziale rischio capiti negli ultimi 25 metri di fronte alla propria porta. Questo è il giocatore totale ammirato a Ferrara, sostanza pura nelle due fasi, quando rincula e quando parte in transizione. E’ ovunque. Giganteggia come sempre nel gioco aereo, e non è un dettaglio da poco. Il “Picco”, finalmente, se ne innamora ed è un amore promesso, visto il profilo caratteriale del giocatore.
OKEREKE – 6 Parte alto a destra per far spazio a Galabinov al centro dell’attacco, mentre a sinistra, sua mattonella preferita, agisce Bidaoui. Lo marca Migliore, un osso durissimo, ed il pomeriggio non è dei più agevoli. Non trova spazi, cerca continuamente la profondità con poco costrutto. Per tutto il match alterna buone idee e buona corsa a qualche disimpegno buttato li un pò cosi. E’ bravo però anche quando si tratta di dare un supporto in fase difensiva, un dato da rimarcare. Termina il match da centravanti.
BIDAOUI – 6,5 Meno scintillante del solito, Rastelli gli costruisce una ragnatela fastidiosissima addosso che lo obbliga a qualche difficoltà superiore rispetto ad altri match casalinghi. Quando si scuote, però, nei pressi dell’area avversaria è sempre scheggia impazzita, e nel primo tempo trova due-tre giocate uno contro uno delle sue, con conclusioni che però richiamano a qualche fantasma del passato che conosciamo bene. In occasione del raddoppio ubriaca uno dei tanti raddoppi avversari creando il presupposto perfetto per il successivo cross di Augello. Per oggi va bene cosi.
GALABINOV – 6,5 Sponda-assist per il gol sblocca-match di Bartolomei, un primo tempo nel quale ci mette il giusto piglio pur non trovando, a volte, una difesa della palla al livello delle sue qualità. Gioca certamente al servizio dei compagni, ed il pubblico gli riconosce uno spirito di sacrificio dal quale deve ripartire per trovare, poi, nuovamente confidenza con la via del gol.
DA CRUZ – 6 Entra al posto di Galabinov e si piazza al centro dell’attacco. Prova nello stretto qualche giocata interessante, altre non gliene riescono, sicuramente l’impatto contro il Venezia sulla fascia destra fu migliore, al di la del gol. Con l’ingresso di Gyasi per Bidaoui si sposta a sinistra, ma non riesce ad incidere.
GYASI – 6 Ultimi minuti in cui corre tanto, ma trova meno qualità del solito. Quasi un centrocampista aggiunto, sciupa qualche ripartenza, ma lotta su ogni palla.
Mister MARINO – 7 Il suo Spezia, oggi, è meno “bello” del solito ma strappa tre punti chiave senza subire gol, al cospetto di un avversario tosto e di qualità. Davanti si diverte a mischiare carte e ruoli, ha giocatori di gamba, interscambiabili ed imprevedibili, ed oggi, dietro di loro, costruisce una struttura solida, che ruba meno l’occhio ma regala qualche certezza in più, davanti a Lamanna.
Arbitro DIONISI – 6,5 Si trova ad arbitrare una gara che tutto sommato risulta anche più facile del previsto. Non mette mano al cartellino sin che può, per poi estrarne il giusto. Giudica bene l’unico episodio dubbio della gara il contatto in area di rigore spezzina tra Longo e Ligi, anche se in effetti è errata la concessione del calcio d’angolo.
