Il Pagellone – Brezovec simbolo, Migliore un motorino inesauribile, Gavillucci insufficiente

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[ot-caption title=”Josip Brezovec trattenuto in area di rigore – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Brezovec-trattenuto-in-area.jpg”]

Chichizola6 – Controlla qualche conclusione velleitaria degli irpini, poi il primo pallone che vede veramente da vicino, gli finisce in fondo al sacco. Passa più di un tempo di gioco ed ecco che nel sacco ce ne finisce un altro senza che possa farci nulla. Avrebbe voluto incidere di più, ma ieri sera è andata così. Siamo convinti che ci sarà ancora lui a difendere la porta delle aquile anche il prossimo anno. Frustrato.

Milos 6 – Fa del suo meglio, con i soliti tentennamenti in fase difensiva, ma anche una buona costanza in quella offensiva. Sul gol di Zito gli passa la palla sopra la testa e non riesce ad intercettarla, perché la diagonale di copertura l’aveva pure fatta bene. Uccellato.

Piccolo6,5 – Bene sino a che sta in campo, poi deve alzare bandiera bianca per uno stiramento dopo un’importante chiusura su un avversario. Con la fascia da capitano al braccio, ha la sfortuna di non poter finire la gara che magari, con lui in campo, poteva prendere una strada diversa. Sfortunato.

Bianchetti6,5 – Anche lui disputa una gara di sostanza, anche perché Mokulu fa sentire la sua fisicità e Comi si dimostra più pericoloso di Trotta. Purtroppo non basta ad evitare una sconfitta. Potrebbe essere stata l’ultima sua gara con la maglia delle aquile, ma non è ancora detta l’ultima parola. Prezioso.

Migliore7,5 – Partita di grandissima intensità, inesauribile spinta sulla fascia, giocate, cross e conclusioni a rete. Una partita che ne conferma il grande periodo di forma fisica e la grande importanza della sua presenza per lo Spezia del futuro… Capitano!

Brezovec7,5Uno dei cardini dello Spezia di questa annata e del futuro. La sua gara è densa di spunti tecnici importanti, di carattere e voglia, condita con un gol che poteva essere decisivo. Arrivederci Brezo, o “Breza”, come lo chiamavano al Rijeka. Cardine.

Juande6,5 – Ha giocato poco nell’ultimo periodo e questo gli costa un po’ di brillantezza in mezzo al campo, ma quando gli arriva la palla sa sempre cosa fare. Un giocatore fondamentale dal quale si ripartirà nella prossima stagione. Intelligente.

Kvrzic6,5 – Un po’ con il freno a mano tirato, almeno per ciò che riguarda la prima parte della gara, poi si scioglie quando c’è da fare sul serio nel secondo tempo. Qualche accelerazione spacca in due la difesa, realizzerebbe anche un gol ma sfortunatamente Zito si trova fuori dal campo e non lo tiene in gioco. Ne sfiora un altro in tuffo di testa. Qualche tempo fa diceva che il calcio italiano non gli piaceva, troppa tattica e pochi spazi, sarà ancora di questo parere? Talentuoso.

Catellani6,5 – Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, non riesce ad incidere come vorrebbe, forse troppo portato a strafare, ma è da capire, probabilmente sentiva questa partita in maniera particolare. Rimane per lui una grande annata, coronata dalle 19 reti che lo collocano tra i grandissimi della categoria. Cresciuto e maturato anche in zona gol, sarà elemento fondamentale anche nella prossima stagione. Ringrazia Miskovic per le belle parole pronunciate alla squadra, nel dopo gara. Uomo squadra.

Situm 6,5 – Anche lui prova ad incidere profondamente nel match, ci riesce solo a tratti, anche se fa sempre paura quando innesta la quarta. L’intesa con Migliore è uno dei segreti del grande girone di ritorno delle aquile, tanto che pare veramente fondamentale poter ripartire anche da questo asse per il futuro. Miskovic sta già lavorando da tempo per trattenerlo e ci sono ottime possibilità che ciò accada. MarioSitummm.

Nenè6 – Bjelica in avvio lo preferisce a Giannetti, forse per la maggior esperienza in gare di questo livello, ma la sua partita non dura nemmeno mezzora. L’ex veronese inizia bene la gara, ma si infortuna nel tentativo di mettere in rete un cross di Kvrzic. Per lui un problema al ginocchio. Tutta da valutare la sua conferma per la prossima stagione. Estromesso.

Giannetti6,5 – Entra a freddo ed ha subito la palla buona per segnare, ma la sua girata è intercettata da Frattali, poi sfiora il gol in maniera clamorosa con un colpo di testa allo scadere del secondo tempo, terminato di un soffio a lato. Quest’anno è stato fortemente condizionato dall’infortunio subito al termine della scorsa stagione, mentre per la prossima stagione potrà prepararsi al meglio.

Valentini 5 – Deve entrare nella ripresa per sostituire Piccolo, dopo l’ottima prova con il Bari. Ma forse era destino che fosse proprio lui, con un fallo sciocco, a provocare indirettamente il gol decisivo degli ospiti.

De Las Cuevass.v. – Un quarto d’ora per provare ad essere decisivo. Ce la farebbe anche, perché la trattenuta da dietro di Comi all’ultimo tuffo, sarebbe da rigore, ma Gavillucci ha già il fischietto nello spogliatoio.

Mister Bjelica 9 – Diciamo che è un po’ un voto alla stagione di questo tecnico arrivato tra lo scetticismo dei più e rivelatosi invece un patrimonio imprescindibile per riportare entusiasmo e voglia di Spezia in questa città, un po’ intorpidita dalle ultime promesse, non mantenute. A certe persone si perdona anche la sconfitta, come la sconfitta il Picco l’ha perdonata, ieri sera, a tutta la squadra, con il lungo applauso finale. Le sue parole nel dopo gara ne cementificano la personalità e la signorilità, merita un applauso a scena aperta, da estendere a tutto il suo gruppo ed ai suoi collaboratori. Quando gli si chiede se giocherebbe mai come l’Avellino in futuro, non ha dubbi: “il mio Spezia del futuro sarà come quello del presente, tanto cuore e tanta voglia di essere propositivi”. Non si può che esserne contenti…

Arbitro Gavillucci5 – Forse come voto siamo anche generosi, perché comunque la si rigiri, lo zampino suo e dei suoi collaboratori, c’è eccome. A cominciare dal rigore non concesso su Giannetti, nettamente spinto da dietro da Zito, per finire con il rigore non concesso per fallo di Comi su De Las Cuevas, all’ultimo minuto del secondo supplementare. Gli arbitri di porta, vicini alle rispettive azioni erano Di Paolo e Nasca, responsabili entrambi di direzioni di gara non certo convincenti ai danni dello Spezia. La gestione dei cartellini a grandi linee ci può stare, quindi anche l’espulsione di Arini, ma onestamente ne grazia sin troppi, la condotta di gara degli irpini avrebbe dovuto portare almeno ad un altro rosso. Non convince nemmeno la gestione dell’infortunio di D’Angelo, con il gioco interrotto per quasi tre minuti e soli due minuti di recupero al termine del tempo. Una direzione di gara che rispecchia l’annata “sfortunata” degli arbitri nei confronti dello Spezia, non c’è che da augurarsi che il futuro sia diverso, o almeno che sia “equo”.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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