Il Commento – Quando stimoli e motivazioni contano più di ogni altra cosa

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Ieri è stata l’ennesima chiara dimostrazione di quanto nel calcio, il fattore motivazionale conti più di ogni altro valore, tecnico o tattico che sia.
L’Avellino, chiamato alla partita della vita davanti al proprio pubblico, si aggiudica l’incontro agli sgoccioli del match, pur giocando una partita tutt’altro che entusiasmante.
Castaldo non ci pensa su due volte e alla prima vera occasione infila Manfredini, risollevando momentaneamente i lupi dalle insidiose fiamme play-out.
Nel complesso è una partita giocata alla pari, forse addirittura meglio lo Spezia, che nonostante la spensieratezza e l’assenza di grandi stimoli, gira meglio il pallone, dimostrando maggiore qualità e lucidità rispetto ai padroni di casa. Soprattutto nella prima frazione, i campani soffrono tremendamente la fase di costruzione.
Poi nella ripresa lupi escono più allo scoperto, giocandosi il tutto per tutto.
Dove non arrivano le gambe, riuscirà ad arrivare il cuore, al 90′ sono gli irpini a festeggiare.

Di certo, da parte aquilotta, non è stato disteso nessun tappeto rosso dinnanzi ad un Avellino con l’acqua alla gola. L’aggressività fatta vedere nella prima mezzora di gara è infatti stata riconosciuta e valorizzata molto da mister Gallo, che ha elogiato la squadra per la grande professionalità dimostrata al Partenio. “Ciò che più mi sta a cuore è che la mia squadra sia giunta ad Avellino per giocarsela senza fare regali a nessuno”.

Ancora una volta, si è optato per un 11 piuttosto giovane. Esordio dal primo minuto per il classe 2000 Corbo, che diventa il terzo canterano ad esordire quest’anno, dopo Mulattieri e Awua. L’impressione è senza dubbio positiva, gli vengono concessi 70 minuti di gara e lui risponde presente, servendo una prestazione pulita e senza sbavature. Bravo Gabriele, un ottimo esordio..

A differenza degli anni passati, in cui a 2 giornate dal termine si era ancora concretamente sul pezzo, quest’anno si sta rivelando un finale di stagione diverso, alternativo, all’insegna dello Spezia che verrà.
Come è giusto che sia, in queste ultime gare, Gallo ha deciso di abbassare l’età anagrafica dei giocatori in campo. Ai giovani emergenti viene così concesso il lusso di potersi mettere in mostra nel campionato che, più di ogni altro, per tradizione, è trampolino di lancio per le generazioni future.
Una politica sana e giusta, da rispettare specie in questo finale di stagione anemico, in cui la classifica è stata accantonata e giustamente messa da parte.

La classifica si, ma la dignità no, perché ricordiamoci che Sabato farà tappa al Picco il Parma, la cui rivalità dovrà giocare da protagonista e spingere le aquile a chiudere l’annata con onore.
Rischiare di vedere i ducali festeggiare la massima serie in casa propria, per il tifo spezzino non sarebbe di certo uno spettacolo gradito. Pertanto, ecco un motivo in più per fare bene.
Giusto dunque chiudere l’anno su questa via, per poi ripartire dalla stessa intrapresa: fare emergere giovani, dando un occhio al futuro, perché lo Spezia del domani, al momento, pare essere in buone mani, anzi, in buoni piedi..

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

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