Tutti quanti attribuivamo, o comunque attribuiamo tuttora, ai 3 difficili impegni di questa settimana natalizia, un’importanza vitale per le sorti della nostra stagione.
Arrivati a metà settimana, con 2/3 delle sfide disputate, possiamo provare a fare un bilancio parziale di quanto accaduto.
Lo Spezia nelle due sfide contro Palermo e Crotone raccoglie 4 punti, fermando sul pari la capolista e sbancando lo Scida con 3 gol di vantaggio.
Potremmo dire che meglio di così era difficile fare, perché specie contro il Palermo le assenze erano numerose, e perché, nonostante la classifica riguardo il Crotone dica il contrario, le due squadre affrontate, sulla carta, erano avversarie toste.
Ma i dati ci dicono anche che, in una Serie B sempre più casalinga come quella attuale, le vittorie fuori casa sono sempre più rare, e di conseguenza più pesanti.
Se dunque consideriamo che una squadra come lo Spezia, da anni affetta dal mal di trasferta, vince a Crotone dominando e senza troppi problemi, allora significa che finora il bilancio è molto positivo.
Lo Spezia visto ieri in Calabria è una squadra scesa in campo per vincere, approcciandosi alla gara con quell’aggressività agonistica tanto cara a Marino e soprattutto con quella determinazione vincente propria di una grande squadra, che quasi con prepotenza vuole e riesce subito a sbloccare il match.
Perché alla vigilia la trasferta di Crotone era piena di insidie, coi calabresi che si giocavano la partita della vita, il cui unico imperativo era vincere o vincere.
Durante la sfida però, si notava come gli 11 rossoblu risentissero della crisi nera in cui i pitagorici si sono ritrovati inghiottiti in queste 18 giornate.
E proprio su questa spaesatezza dei padroni di casa, ha fin dal fischio d’inizio giocato lo Spezia, sbloccando la gara dopo poco, difendendosi con ordine a inizio ripresa, per poi chiudere la pratica in contropiede.
Prestazione di grande maturità, per una squadra che intelligentemente, in vantaggio nel risultato, lascia nella ripresa l’iniziativa ai padroni di casa che, sbilanciatosi in avanti, vengono poi trafitti proprio dal marchio di fabbrica (specie in trasferta) di questo Spezia: la ripartenza in velocità.
Merito è per gran parte di mister Marino, per la sua lucidità nelle scelte tecniche, prima e durante la partita.
In una sfida delicata come quella di ieri, si gioca la carta De Francesco, che finora aveva totalizzato appena 5’ e lui lo ripaga con un gol, peraltro bellissimo, dopo soli 10’.
Altra scelta inaspettata è quella di Crivello, anche lui all’esordio dal primo minuto e anche lui autore di una prestazione positiva.
Le pedine dello scacchiere continuano a ruotare, al fine di fa riposare chi ha giocato di più, ma il risultato non cambia: chiunque venga schierato, riesce a non far mai mancare il suo apporto.
Ora manca un ultimo sforzo prima della lunga sosta, l’ultimo commiato ad un 2018 positivo, di rinnovamento e di programmazione futura.
Contro il Lecce l’occasione per andare a riposo col sorriso, con la zona play-off in tasca e con la spinta di un’intera città, che ora più che mai viaggia a braccetto con la squadra.
Peccato non godersi più di tanto il trionfo dello Scida, perché la sfida ai pugliesi incombe, ma senza dubbio, di ritorno dalla Calabria, l’orizzonte di fronte agli aquilotti, si è fatto un po’ più sereno…
