L’ennesimo avvio da incubo costringe lo Spezia a lasciare punti importanti per strada.
Questa volta le aquile precipitano a Cremona, i due gol nei venti minuti iniziali paralizzano uno Spezia che, in trasferta, dimostra ancora troppa fragilità.
Il mal di trasferta anche per questi prime gare torna puntualmente a colpire gli aquilotti.
Considerando anche le ultime giornate della passata stagione, lo Spezia colleziona così la 5° sconfitta consecutiva in trasferta, vera nota dolente di questi ultimi anni.
Finora neanche la cura Marino è riuscita ad invertire questo trend negativo.
Ieri, specie nei primi minuti, la squadra ha offerto una prova del tutto insufficiente, evidentemente compromessa dall’ennesimo shock iniziale.
Al di là del mal di trasferta (che ormai non fa più di tanto notizia), a preoccupare dev’essere la fase iniziale del match, il cosiddetto approccio alla partita.
Al momento, è questo il limite più evidente della squadra, che tende finora a scendere in campo col freno a mano tirato, approcciandosi alla sfida con ritmi bassissimi.
Prendere uno schiaffo per poi iniziare a giocare, non è di certo la mossa più congeniale, però i numeri al momento dicono questo.
Nelle prime 3 giornate, e se vogliamo anche nell’amichevole contro la Samp, lo Spezia pare quasi aver aspettato il vantaggio avversario per poi iniziare a macinare gioco.
Così è successo anche allo Zini, salvo però che i padroni di casa al 20° avevano già raddoppiato.
La reazione arriverà intorno alla mezzora, quando Bartolomei prova a caricarsi il peso della squadra sulle spalle.
Dal suo destro avrà origine il tap-in sprecato da Okereke.
L’altra grande occasione arriverà poco più tardi, con la traversa colpita da Galabinov.
Un altro dato su cui occorre soffermarsi, è quello dei gol subiti, aspetto a cui in effetti non eravamo più abituati.
Data l’offensività di mister Marino, ci si aspettava un minor numero di clean-sheet, ma forse neanche incassare quasi due gol a partita.
Con Cremona i gol subiti diventano 5 in 3 giornate, peraltro, almeno nella sfida di ieri, derivati da errori individuali.
Lo sgambetto di Mora, come anche la marcatura superficiale di Giani su Brighenti erano evitabilissimi.
Questo dato dovrebbe spaventare comunque meno, perché gli interpreti sono praticamente gli stessi che la passata stagione formavano una delle difese più rocciose di Serie B.
Probabile servirà ancora qualche giornata per collaudare un reparto sulla carta forte, che dovrà inserirsi nell’ideologia di gioco della gestione Marino.
La trasferta di Cremona non ci ha dato dunque impressioni positive.
Ci ha sussurrato quali siano le evidenti difficoltà di questo inizio di campionato.
Il mal di trasferta è senza dubbio la priorità.
Secondo, l’approccio alla partita si dimostra il vero l’handicap della squadra.
L’ultimo campanello d’allarme, invece, è quello della fase difensiva, che finora ha subito tanto.
Ma anche l’attacco dovrà iniziare ad essere più cinico anche in campo esterno, magari sfruttando le qualità in ripartenza, possibilmente senza offrire agli avversari la possibilità di giocare sulla difensiva.
Ma che ci volesse tempo ad una squadra in gran parte nuova e con elementi non ancora al top, era da mettere in preventivo.
