Lo Spezia saluta il Benito Stirpe col sorriso, il pareggio agguantato allo scadere da un lato regala agli uomini di mister Gallo la conquista di una salvezza virtuale ma quasi certa, dall’altro lascia sempre più aperto lo spiraglio play-off, che a 7 finali dalla fine deve, a salvezza ormai acquisita, diventare la nostra priorità.
E’ così perché, non per essere ripetitivi, ma per le aquile non sfigurare con le prime della classe è diventato quasi un abituè, in casa o fuori non fa differenza, mister Gallo è senza dubbio l’anti-big per eccellenza di questa Serie B.
Allora perché non provare a rientrare nelle prime 8, contro cui le aquile in 15 scontri, è uscita sconfitta soltanto 2 volte, di cui una contro il Palermo alla 1° giornata, una vita fa considerando lo Spezia attuale.
Spezia, non sei da meno delle grandi 8..
Basterebbe qualche vittoria consecutiva, forse 2, per ritrovarsi catapultati nuovamente tra le migliori; ora il calendario sembra anche volerci spianare la strada, quasi incoraggiarci a tentare la remuntada, perché Brescia, Pescara e Cremonese sono squadre abbordabili e che, ad un passo dalla salvezza, hanno poco da chiedere ad una stagione che li vincola al limbo della classifica.
Prepariamoci perché Maggio sarà senza dubbio un mese di fuoco.
Tornando al match dello Stirpe, c’è da dire che lo Spezia strappando un punto nel recupero non ruba di certo nulla, anzi, nel primo tempo le aquile mantengono nelle proprie mani il pallino del gioco, con la prima mezzora di gara che si è rivelata a senso unico. I padroni di casa iniziano ad ingranare dal 35′, per poi crescere nella ripresa ed arrivare ad un passo dalla vittoria, ma ci pensa Pessina, l’uomo della Provvidenza, a procurarsi il rigore e a trasformarlo in maniera perfetta.
Un’altra prova di spessore del centrocampo d’emergenza Juande, Bolzoni e Pessina, che in questo doppio turno ha fatto sentire meno del previsto le assenze di Mora e Maggiore, con un Juande in regia tornato davvero su alti livelli, perché tutte le trame offensive passano dai suoi piedi, con giocate semplici ma mai scontate detta i tempi a tutta la squadra, facendo muovere gli ingranaggi della macchina di Gallo in maniera assolutamente armonica: le chiavi del centrocampo sono senza dubbio in buone mani.
Sicura anche la retroguardia, che di fronte ad attaccanti di livello come Citro, Ciano e Dionisi si comporta in maniera egregia, ma ormai quei 4 dietro sono una vera e propria garanzia e uscire dallo Stirpe penetrati soltanto da un calcio di rigore, deve essere di certo motivo di grande orgoglio.
Dei tre moschettieri davanti, forse il migliore si è rivelato Ammari, frizzate e propositivo per quasi tutto l’incontro, è anche il più pericoloso: il suo destro a giro dai 30 metri fa urlare tutti quanti al gol..
Neanche il tempo di fare ritorno dalla ciociaria, che è già tempo di tornare a lavorare sul campo, perché martedì arriva il Brescia al Picco, un appuntamento da non fallire per dare un senso concreto ai 2 punti di Empoli e Frosinone.
Di certo non ci regalerà niente nessuno, ma quella di martedì sarà una sfida per le aquile fondamentale, forse non si è neanche consapevoli dell’importanza di questo turno infrasettimanale, perché, in caso di successo, oltre a regalarci un posizionamento di classifica sempre più vicino alla soglia play-off, ci darebbe la possibilità di portare a termine quel tanto atteso salto di qualità, di fronte a cui lo Spezia quest’anno qualche volta si è dimostrato impreparato.
Questo è il momento, vai mister, vinci contro il tuo passato e portaci ai play-off..
