Il Commento – Il punto da cui dover ripartire, al San Nicola vicini al colpaccio

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[ot-caption title=”Francesco Forte, ancora in golFoto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2018/02/Forte-1.jpg”]

Dopo due prestazioni casalinghe sottotono, la sfida infrasettimanale del San Nicola rappresentava per le aquile l’immediata occasione di riscatto, senza dubbio difficile ma da non fallire per poter con orgoglio rialzare la testa e dare un segnale di presenza ad una piazza, che dopo i due passaggi a vuoto del Picco, pareva davvero amareggiata.

Le aquile non riescono nell’impresa, ma ci vanno davvero vicino strappando un punto su uno dei campi più bollenti della categoria, perlopiù con un 11 del tutto inedito e  rimaneggiato, perché giustamente la prerogativa della vigilia era dar spazio al turnover, concedendo fiato a chi come Lopez, Terzi e Bolzoni è considerato un titolarissimo.

C’è da dire che mai come in questa occasione, mister Gallo si sia lasciato andare a così ampi stravolgimenti, a maggior ragione in una sfida di così delicata importanza: niente da dire, la massima fiducia riposta su tutti i componenti della rosa ripaga a pieno il nostro tecnico, le prestazioni di Juande, Capelli e soprattutto Augello sono state più che positive. Potremmo dunque dire che la mancanza dei cosiddetti intoccabili non si sia sentita più di tanto.

Finalmente si è rivisto un buon approccio alla partita, con la girata vincente e quasi improvvisa di Forte che ha portato le aquile a dirigere una gara d’attesa e di ripartenza, come in occasione di quel contropiede passante dai piedi di Mastinu che, se sfruttato meglio, avrebbe messo quasi in cassaforte il risultato dopo 45 minuti.
Non c’è comunque niente da rimproverare al fantasista sardo, vero fulcro dell’attacco spezzino, dal cui sinistro partirà l’assist del vantaggio; il ragazzo sta finalmente trovando la continuità giusta.

Nel dopo gara si è parlato molto della gestione tecnico-tattica di mister Gallo, che ad alcuni è sembrata troppo rinuciataria in considerazione all’andamento della gara: in realtà è chiaro come Gallo abbia giocato le sue carte in risposta alle mosse dello scacchiere di Fabio Grosso.
L’inserimento di Brienza comporta l’ingresso in campo di Lopez al posto di Mora, cambio finalizzato a limitare l’avanzata dell’attacco pugliese, che con il neoentrato contava ben 4 attaccanti.
Nonostante questo, sarà proprio l’eterno Brienza l’ancora di salvezza per i pugliesi, che in virtù del pari alzeranno maggiormente la pressione sulla trequarti spezzina.
Ecco dunque la scelta di Kozak, a cui Gallo risponde con Terzi prelevando Mastinu: non immaginiamoci comunque un’assedio, perché il Bari arrivava difficilmente alla conclusione, senza quasi mai riuscire ad impensierire Di Gennaro.
Con il passaggio al 5-3-2 lo Spezia diviene quindi un vero e proprio bunker dove i galletti non riusciranno in nessun modo a fare breccia.
Di conseguenza, si avverte un netto abbassamento della squadra che perde campo di 10/15 metri, portando dunque meno uomini ad accompagnare la fase offensiva, ma c’è da dire che da quel momento, chiusi nella propria trequarti, gli aquilotti non correranno quasi nessun rischio, anzi approfittano nel finale della poca lucidità dei padroni di casa per sfiorare il colpaccio.

E’ chiaro quanto mister Gallo, tenendo a mente le due gare del Picco, fosse preoccupato principalmente di strappare almeno un punto, piuttosto che tentare di vincerla sbilanciandosi ed esporsi addirittura al rischio della sconfitta.
Dobbiamo ricordare comunque che si giocava al San Nicola dove fino a due giorni fa il Bari, proprio sotto per 1-0 riusciva nell’impresa di ribaltare in pochi minuti la gara contro la Pro Vercelli (terminata comunque anch’essa in parità).
Chiudere il doppio confronto contro i pugliesi con un +6 sarebbe stato motivo di grande orgoglio, ma questa sfida ci ha dato segnali comunque importanti: che potremo contare su una rosa sempre più ampia e valida e, soprattutto, che la squadra continua a giocarsela con chiunque e su ogni campo..
Ah dimenticavo, in realtà un’impresa al San Nicola è stata comunque compiuta: quella della ventina di tifosi eroici accorsi allo stadio per la seconda volta in poco più di 10 giorni, tutti accomunati dalla stessa ossessione, quella per la maglia bianca.. onore a voi ragazzi!

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

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