[ot-caption title=”Matteo Pessina esulta dopo il gol – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2018/02/Pessina-esulta-dopo-il-gol.jpg”]
Uno storico striscione che per anni è rimasto esposto alla recinzione del nostro Stadio, recitava il celebre verso dantesco “Qui dove dominano le aquile lasciate ogni speranza o voi che entrate”, perché chi varcava la porta d’entrata del Picco, sapeva che per uscirne vivo, insomma indenne nel risultato, avrebbe dovuto vendere cara la pelle.
Era un po’ come varcare la porta dell’Inferno, un vero incubo..
Ecco, quella situazione sembra, come un dèjà-vu, di riviverla oggi, o almeno in parte in questa stagione, perché ieri sera è arrivata l’ennesima sentenza del nostro stadio, che ha visto il naufragio nelle gelide acque del mare spezzino di una Salernitana in piena crisi d’identità.
Cinismo e spietatezza per una squadra che ormai ha toccato quel livello di maturazione che ha portato con se, specie nel nostro nido, il raggiungimento di una vera e propria mentalità vincente, quella mentalità che ti consente poi di ottenere vittorie come quella di ieri, quasi in scioltezza.
Tra le mura amiche, pare che le aquile siano entrate in confidenza con i 3 punti e che mister Gallo, ormai possa permettersi di dare del tu alla vittoria.
Insomma il fortino continua ad essere inespugnabile (salvo Carpi all’andata), e allora avanti un altro, sotto a chi tocca, alla sentenza del Picco non si scappa..
Sul match di ieri, c’è poco da dire, aquilotti impeccabili in tutti i reparti e per tutto l’arco della partita, con una gestione della gara e del risultato da grande squadra.
A completare una giornata di per sé perfetta, è arrivata la tant’attesa consacrazione del talentino di proprietà Atalanta Pessina, che sigla il gol del vantaggio esultando in maniera liberatoria, quasi a voler dire a tutto il pubblico, Tottianamente parlando, scusate il ritardo..
Bello vederlo gioire correndo verso la panchina con quella naturalezza e spontaneità propria di un bambino che corre per saltare in braccio al proprio papà.
Il primo marchio in Serie B rappresenta per lui il coronamento di una stagione che finora è davvero da urlo, la classica ciliegina sulla torta che, nonostante qualche giornata di ritardo, non poteva davvero mancare.
E’ vero, oltre a questo, ieri sono arrivati finalmente anche i gol dal reparto offensivo, con un Marilungo ritrovato e un diablo sempre meno distante dal gonfiare la rete con continuità, ma, detto ciò, vogliamo parlare della difesa?!
Il 12° clean-sheet parla chiaro sulla solidità del nostro pacchetto difensivo, capitanato dal duo Terzi–Giani, senza dubbio il più forte di almeno le ultime 10 stagioni; con 24 reti subite in 27 gare rimaniamo i migliori della cadetteria.
Ricordando dunque che la difesa è il migliore attacco e che quasi sempre, almeno nel calcio, i traguardi li raggiunge prima di tutto la retroguardia, siamo davvero sulla buona strada..
Terminata la sfida alla Salernitana, tutti con gli occhi puntati sulla classifica, che ci porta in dono la zona playoff, ma è troppo bello mettersi a fare i conti ora, con ancora 15 giornate da vivere.
Che poi forse, ripensandoci, sarebbe meglio i conti lasciarli proprio da parte, continuando dritti per la nostra strada e lanciando via la calcolatrice, muniti semplicemente di coraggio, consapevolezza e di tanto tanto entusiasmo, poi a Maggio, si vedrà..
