[ot-caption title=”Gabriele Volpi davanti ai giornalisti – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/07/Intervista-Volpi.jpg”]
Quando arriva, il Patron Volpi sposta sempre un po’ l’aria.
Attira inevitabilmente l’attenzione, sfama il desiderio di tutti di rivederlo, richiama la voglia di sognare nuovi paradisi calcistici.
Ergo, riaccende la voglia.
“Pensiamo assolutamente di far meglio, meglio ancora rispetto agli ultimi campionati. C’è sempre entusiasmo da parte mia, quello che ho investito e che continuo ad investire qui è sotto gli occhi di tutti. Dal “Ferdeghini” alla prima squadra”.
“Non è giusto dire che spenderemo meno, è giusto dire che spenderemo meglio, evitando le stupide ed esagerate spese delle stagioni scorse. Prendiamo come riferimento società che spendendo meno della metà di noi sono arrivate sopra di noi. Per questo mi affido a nuovi professionisti seri e capaci, che hanno tutta la mia fiducia. Li giudicheremo alla fine”.
“Abbiamo speso più di tutti negli ultimi 9 anni, qualche lezione crediamo di averla capita. Se ci sarà bisogno di un giocatore indispensabile, basterà farmi una telefonata. Sapete che io sogno sempre la A, quindi…”.
Questo, in breve, il succo delle sue dichiarazioni in un’improvvisata conferenza stampa sull’erba del “Lunezia”.
E poi quel passaggio che vuole essere una frecciata ad un certo tipo di stampa che a volte pare creare ad arte dubbi, polemiche e chiacchiericci “allo scopo di destabilizzare e vendere qualche copia in più. Io non vendo e non compro niente, l’ho già fatto qui e sono soddisfatto così.”
Tra incendi improvvisati e profumi di panini con salsicce, tra i saluti della gente al Patron ed un amichevole di contorno contro il Savona, se ne va una giornata che segna positività ed ottimismo sul barometro delle buone intenzioni.
Non resta che remare tutti, finalmente, dalla stessa parte, ora che la piazza ha quasi all’unanimità assimilato la nuova linea, le opportunità che essa può creare.
Aggrappati ad una realtà per certi versi più umile, e a quel sogno che permane in sottofondo dopo la carezza calda del Patron.
Quella che tutti aspettavamo.