Il commento – A te la palla, Mimmo

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[ot-caption title=”mimmo Di Carlo dirige l’allenamento – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/11/Mimmo-Di-Carlo-3.jpg”]

Contro il Crotone dei miracoli sarà il momento di tastare il polso, come si fa con una persona a terra, in stato di incoscienza o ferita.

I primi giorni post-Bjelica sono difficili da raccontare e sono stati difficili da digerire, per tutta una serie di motivi che hanno spinto gran parte di questa piazza ad amare il tecnico croato probabilmente anche al di la dei suoi meriti “sul campo”.

Per quanto non siano pochi, i meriti, nell’arco di questo anno e mezzo di guida. Una foto dietro la curva ferrovia con l’impronta della sua mano a simboleggiare di aver comunque lasciato un “segno” da queste parti; e poi le foto coi tifosi nel suo ultimo giorno al campo, i suoi messaggi di addio e di arrivederci, commossi, sentiti, accompagnati da alcuni sfondi fotografici che raccontano pagine importanti di questa storia.

E’ comunque bello, per quanto appunto difficile, raccontare un addio denso di significato. Vuol dire che ciò che si è vissuto insieme non è stato banale, anzi si è rivelato un periodo intenso, gioito e sofferto sempre al cento per cento.

Mimmo Di Carlo, sulla carta, è quanto di meglio si poteva trovare sulla piazza, è la “scossa” alla quale si è pensato negli ultimi giorni, quando anche le ultime speranze di “risveglio naturale” di questa squadra son venute meno.

Un tecnico esperto ma non “veterano”, che ha masticato due stagioni in B da protagonista e 8 anni di serie A; un tecnico che ha tanta “fame” e che era alla ricerca di un progetto ambizioso col quale misurarsi per ritrovare magari la categoria che ha lasciato in sella ad un cavallo che arriva dalle retrovie.

Un cavallo con grandissima voglia di approdare su palcoscenici importantissimi, ma impantanato in una palude che ha assopito tutti i migliori propositi, e insieme ad essi tutta la verve battagliera.

Il Crotone ci tasterà il polso. Tasterà il polso a tutto l’ambiente che adesso deve fare quadrato intorno ai ragazzi e al nuovo mister. Far finta che non sia successo nulla è difficile, certo, ma quando una società in buona fede decide di voltare pagina la si deve voltare tutti, dentro e fuori dal campo.

Questa è la ricetta degli ambienti vincenti. Unità d’intenti, resettare e ripartire.

La gente del Picco non impiegherà molto ad applaudire il nuovo mister, un mister “operaio” che ha tutti i crismi, al pari di Bjelica, per piacere agli spezzini veri.

Il calcio è un romanzo, del resto, fatto anche di avventure, amori, passioni, imprevisti, finali amari, rivincite, innamoramenti estemporanei o di lunga durata.

Oggi, caro Mimmo, iniziamo un po’ a conoscerci.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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