FOCUS – Tutte le carte in regola per crederci

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Era tanta l’emozione l’altra sera al “Picco”.
Occhi sul filo del lucido, abbracci sconosciuti come nei tempi più belli, nell’ora di quelle poche – ma indimenticabili – vittorie.

Un’altra rimonta, un’altra certificazione di questo paziente che scoppia di salute.
Ad ogni gol, quella bellissima sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di speciale e difficilmente ripetibile, viste le difficoltà e gli equilibri di questa categoria che miete vittime e delusioni dietro ogni cespuglio.

Si, è il punto più alto della nostra storia recente, oseremmo dire della nostra storia moderna, ed ogni tabù sembra non fare più paura tale è la forza di questo gruppo che corre, che lotta, che gioca come nessun altro da due mesi a questa parte.
Spira un vento di fiducia ad ogni fischio d’inizio, una carica evidente che trascina, dentro e fuori il campo da gioco.
La carica di mister Italiano, uno al quale hanno affibbiato quel termine che non si usa proprio con tutti, quello del “predestinato“.
Le fatiche dell’inizio, oggi, sembrano quasi avere un senso, forse un copione, o risultare figlie di un percorso. Roba perfino affascinante.

Dalla sala stampa del “Picco” si scorge la vetrata dello spogliatoio aquilotto, si possono notare movimenti e sembianze, sentire le urla. Mi sono fermato qualche minuto li davanti, e scorgevo
mister Italiano camminare in lungo e in largo anche all’interno di quello spogliatoio, in quei 15 minuti di intervallo.
Parlava, incitava, toccava ogni punto dello spogliatoio, trasudava voglia di riprenderla, macinava chilometri anche in quelle quattro mura.
Non si è fermato un attimo.
Questa è, in poche parole e poche immagini, la “fame” trasmessa ad un gruppo giovane, voglioso di stupire e non arrestare questa corsa meravigliosa.

E’ vero, il Frosinone ha risposto ieri alla nostra vittoria e assieme a noi si accomoda al secondo posto, sebbene non brilli per gioco e coralità.
Ha una difesa rocciosa, trova vittorie “sporche”, anche fortunate, quelle che, se riusciremo a pareggiare, potranno davvero portarci molto in alto nei momenti meno brillanti.

Ci aspetta ora un Trapani che dopo le 5 sberle subite a Cremona vorrà certamente dare un segnale di ripresa davanti al proprio pubblico.
Castori, però, dovrà fare i conti con uno Spezia che non può dimenticare la gara dell’andata, quei 4 gol presi che segnarono il punto più basso di questa pazza, straordinaria stagione.
4 gol che hanno rischiato di mandare tutto all’aria, se non fosse stato per l’esperienza e il sangue freddo del direttore Guido Angelozzi che ancora, nonostante tutto, credeva in quel gruppo di ragazzi e in quell’allenatore.

Dopo Trapani, Benevento, per questo Spezia che, anche fuori casa, sta dimostrando di non avere paura di nessuno.
Un passo alla volta…

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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