FOCUS – Sciolgo le trecce ai cavalli, corrono..

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Da ragazzini diventare adulti, in una proposizione al maschile del significato di una famosa canzone italiana.
La treccia sciolta è quella delle ragazzine che si affacciavano al mondo dei grandi, ai piaceri della vita, per iniziare una corsa tutta nuova, mai assaporata.
Lo Spezia di Italiano ha questa voglia, sta crescendo a vista d’occhio, sta correndo a più non posso e, cosa ancor più importante, non disperde neanche troppe energie.
Fa correre il pallone.

Scioglie le trecce ai cavalli, il tecnico nativo di Karlsruhe, quello che era in bilico qualche mese fa, quello che pareva essere passato da “predestinato” a “meteora” nel giro di qualche partita storta, dopo qualche errore importante, dopo anche tanta sfortuna.
La vittoria schiacciante di Perugia è applaudita all’unisono anche da addetti ai lavori ed avversari, non è un caso isolato, di quelli che tratti coi guanti prima di lasciarti andare a facili entusiasmi.
No, questi tre punti seguono altre due vittorie pesanti contro Crotone e Pordenone, seguono un periodo lunghissimo di risultati utili, ad un passo dal più lungo della nostra storia in serie B.
Ecco perché vengono sciolte anche le trecce dei primi entusiasmi.

La squadra dall’età media più giovane della categoria, sabato ha trovato anche il supporto determinante di giocatori con maggiore esperienza, Terzi, Mora e Bartolomei, nell’ultimo periodo utilizzati con meno continuità rispetto al passato.
Qualche giorno fa, dopo la vittoria-svolta contro il Pordenone, chiedevamo di non mettere troppa pressione, di lasciar libera questa squadra di esprimersi, di correre, di stupire e di sbagliare.
L’umiltà non mancherà, non può mancare a chi ha visto in faccia il colore senza senso del fondo di una bottiglia, non può mancare a certi ragazzi che si rivedono alla perfezione in quella voglia di arrivare che spinge mister Italiano a giocare anch’egli 90 minuti, a bordo campo.
Un trottorellare continuo, il comandante di una truppa che tiene costantemente elevato il livello di guardia.

Domani sera, contro la Cremonese al “Picco”, ci sarà un pubblico più numeroso.
Qualcosa di dovuto, per una squadra che sta facendo registrare numeri da capogiro rispetto a quella che è la nostra, seppur importante, storia recente.
Mancheranno Ragusa e Gyasi, un vero peccato in quanto trattasi dei due giocatori del fronte offensivo più in forma, assieme a Nzola.
Sarà nuovamente l’ora di Bidaoui, le cui vicende contrattuali non sembrano aver frenato la sua voglia di essere protagonista in questo gruppo che, continuando a sorprendere, non può che far bene anche ai singoli, alle singole posizioni, al valore di ciascuno.

Sarà anche l’ora, finalmente, dell’unione sugli spalti.
Senza pensare ad altre partite – svolta, senza aver paura di toppare ancora una delle nostre serata di gala.
Questa squadra ha la mentalità giusta per far scordare le pagine più amare del passato, il talento necessario per continuare a dispensare la propria idea di calcio, la fame che occorre per non abbassare il livello di tensione generale.

E’ già bello esserci, qui. Cosi.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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