FOCUS – Quanto male fa!

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Houston, abbiamo due gravi problemi.
Non sappiamo ammazzare le partite mancando di quel cinismo indispensabile per fare campionati importanti, e subiamo tanto il gioco aereo avversario nei nostri ultimi metri.

Perchè poi, Houston, nel mezzo ci siamo eccome.
Sovente lo Spezia macina gioco, sa rompere e ripartire, sa andare all’uno contro uno, spesso fa la voce grossa attaccando sugli esterni, ma si perde la dove vi è il fulcro, il cuore, la meta del gioco del calcio: il centro area nostro ed il centro area avversario.

Li i sogni vengono ancora una volta, beffardamente, smorzati.
La sconfitta nel derby contro il Pisa, maturata come tutti sappiamo, sarà difficile da digerire ed è impensabile che non possa lasciare scorie, anche se lo speriamo.
L’umore di tutti è oggi a terra, cosi come a terra è tornata la nostra classifica.
Una vittoria che, a pochi scampoli dalla fine, pareva ormai davvero a portata di mano, ma troppe volte abbiamo visto squadre batterci in maniera sorprendente, quando parevano stecchite tecnicamente, fisicamente e mentalmente.
Un enorme problema, questo.

Gli uomini di Vincenzo Italiano stavano portando a casa una vittoria bellissima, incredibile, meritata, con un secondo tempo palla a terra tra i più belli di questi anni di serie B.
Una vittoria che avrebbe potuto, certamente, cambiare una stagione intera, rimetterti davvero in carreggiata per le zone più nobili della graduatoria, dando ulteriore valore perfino ai due punti precedentemente ottenuti contro Empoli e Chievo.
In pochi secondi, invece, il mondo si è capovolto, come a volte succede nel calcio alle squadre senza cinismo, che hanno anche qualità e sono belle a vedersi, ma soffrono oltre modo i propri limiti. Non sanno mascherarli a sufficienza e non resta che impotenza.

Esultanza al secondo gol di Ragusa – Foto Patrizio Moretti

Cosi tutto si complica di nuovo, e proprio in un momento nel quale le gambe giravano, la testa aveva svoltato, l’ambiente aveva ripreso fiducia e calore.
Vincere ogni tanto, ora, potrà anche bastare per tirarsi fuori dalle ultimissime posizioni, ma sarà difficile fare pensieri più in grande.
Questo è il grande rammarico insito nel dolore immenso di una sconfitta del genere, maturata in una partita del genere.

Perché pur essendo a novembre, pur mancando tantissimo cammino alla fine, la sensazione è quella di trovarci di fronte ad una squadra che, almeno fino a gennaio, sarà forzatamente “limitata” in certi settori, in certi ruoli, in determinate caratteristiche che non si acquisiscono battendo uno stampino.
Sarà dovere anche dei media cercare di tenere concentrato l’ambiente verso quello che davvero, oggi, è l’obiettivo minimo ma primario di questa squadra.

Peccato, mister Italiano.
Peccato perché la tua squadra avrebbe meritato ad un certo punto di dilagare e di rendere trionfale un pomeriggio che si sarebbe ricordato in positivo negli anni.
Un pomeriggio che, come detto, avrebbe probabilmente cambiato un intero campionato e non solo per quei tre pesantissimi punti.
Peccato perché, chissà, sarebbe forse bastato l’ingresso di qualche centimetro in più in campo per evitare almeno uno dei due gol subiti negli ultimi minuti di partita, badando maggiormente al sodo, prevedendo un problema che si sarebbe potuto verificare con l’avvicinarsi della fine della partita, come poi avvenuto.

Il gol di Benedetti – Foto Patrizio Moretti

Il calcio, come ogni stagione, è condizionato da dettagli, episodi, colpe, meriti e fortuna.
Un discorso individuale e collettivo.
Questa squadra avrebbe meritato diversi punti in più, ad oggi, ma proprio qui sta l’inghippo e la maggiore fonte di preoccupazione, perché potranno arrivare anche pomeriggi nei quali le gambe non gireranno, o gli avversari ti saranno superiori, quindi meritatamente non prenderai punti.
E quelle situazioni, che saranno anche naturali, si sommeranno al deficit di oggi.

Fa male, questa sconfitta.
Il volto della gente dice tutto, come quell’espressione allibita di mister Italiano seduto in panchina al momento del 3-2 pisano, firmato da un ex che pareva ormai disperso per campi minori, Simone Benedetti.
Un giocatore che, fino a qualche secondo prima, vedeva spuntare giocatori in maglia bianca da ogni tombino del campo, e pareva immerso dentro una tempesta difficile da contenere.

Rialzarsi sarà un dovere, ma non sarà per niente facile…

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

2 Commenti

  1. tutto bello, tutto giusto. Cambi gioco roboanti, possesso palla, calcio champagne, triangolazioni e punti che sfumano “solo” nel finale come se fosse un’attenuante generica, come se il finale per noi non contasse, quasi che fosse un dettalio. ma in B i dettagli sono la differenza, e non solo in B.
    Dicevamo, fino a qualche giornata fa che avevamo avuto la sfortuna di giocare con le più forti-come se si potessero scansare in un girone all’italiana (!).
    Ebbene 7 (diconsi sette) gol tra Trapani e Pisa, non proprio delle corazzate. Cosa aspettiamo a dire che ci dobbiamo guardare dietro e con non poca preoccupazione? che a malincuore Italiano non è pronto per la B, troppo schiavo del modulo e incaponitosi con un Giasy centravanti che fa male per la squadra e per se stesso. Che la difesa è spesso presa d’infilata percui Terzi (che comunque non appare più adeguato per la categoria) e compagnia cantante vengono regolarmente messi nel mezzo e presi d’infilata.
    Forza Spezia e sempre, non vuol dire mettersi le fette di prosciutto davanti agli occhi e non esternare lo stato dei luoghi.

    • Tre gol di testa, vari responsabili, ma tutt’altro che difesa presa di infilata come dici tu.
      Le critiche sono giuste e sacrosante, ma almeno non modifichiamo la realtà a piacimento per farle.
      E nelle ultime gare dov’eri?
      Non ho visto infilate, abbiamo preso un gol da fuori area a Pescara, un gol con cross dalla fascia e deviazione sfortunata di Mora a Empoli ed in precedenza un gol per un palese errore in uscita di Scuffet con il Benevento.
      Va bene tutto ma non criticare noi perché non scriviamo cose che al momento non sono vere.
      In ultimo penso che guardarsi dietro sia più che giusto, come è giusto non esagerare con i demeriti per una squadra che comunque sembra aver preso una strada più solida.
      Togliamoci pure se vuoi i 4 minuti con il Pisa…

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