Focus – Due tesori ed un tesoretto

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Di una cosa mister Marino è certo dopo l’amichevole di lusso di ieri contro l’Empoli: attacco e centrocampo dello Spezia, sebbene siano reparti da completare e definire, potranno contare quest’anno su due elementi le cui caratteristiche sono mancate terribilmente alla squadra dello scorso anno: Okereke e Bartolomei.

Il nigeriano, cavallo di ritorno apparso maturato e più convinto delle proprie qualità dopo il prestito a Cosenza in Serie C, regala gamba, profondità, agilità ed imprevedibilità negli ultimi trenta metri, qualcosa che pare l’ideale per bucare certe partite, come quelle in trasferta, dove la squadra di Marino potrà contare su qualche spazio in più, spazi ai quali l’attacco di Gallo ha fatto troppe volte il solletico, nel passato recente.

Non sappiamo quanti gol potrà avere in canna il giovane classe ’97, di sicuro appare giocatore più completo e potente rispetto a quello che Mimmo Di Carlo aveva gettato nella mischia, anche per necessità, un paio di stagioni fa.
Ieri utilizzato da punta centrale, ruolo che a detta di mister Marino è stato interpretato bene, resta comunque un esterno offensivo nel 4-3-3 che ha in mente il tecnico siciliano, con possibilità ideale di affiancare la prima punta in caso di modulo con doppio attaccante.
Nel post partita non sono mancate le carezze di Guido Angelozzi all’ex attaccante della Primavera aquilotta, con vista rinnovo contrattuale che pare più di una promessa.

Bartolomei, invece, racconta e spiega, in breve, il passo e le qualità del Cittadella dello scorso anno: grande tempra agonistica in mezzo al campo, ritmo alto, personalità, capacità naturale nel ribaltare velocemente l’azione da difensiva in offensiva, buona tecnica di base e nessuna paura nel cercare la conclusione da lontano, fondamentale tra i migliori del centrocampista ex granata.

Acquistato a titolo definitivo, su di lui Angelozzi ha puntato ad occhi chiusi fin da subito per sopperire ad una lacuna del recente centrocampo aquilotto, reparto che se da un lato ha comandato il gioco in diverse partite, dall’altro è stato raramente in grado di alzare ritmo e velocizzare il passo, creare superiorità numerica ed andare in gol.
Nell’amichevole di ieri il centrocampista nativo di Lucca è stato il migliore in campo, l’elemento che ha permesso alla squadra di mettere gamba ed alzare il baricentro dopo un inizio stentato, di fronte ad una squadra importante.
Suo anche il primo tiro in porta delle aquile, con una conclusione dai venti metri che spiega qualcosa di quanto detto sopra.

Due tesori, dunque, nel cofanetto di questo Spezia, ed un altro da aprire a breve; potrebbe bastare davvero poco – ma fatto bene – a questo gruppo per far divertire e, perchè no, far sognare una piazza pronta al massimo sostegno, come dimostrano le presenze di ieri sulla tribuna del “Miro Luperi”.
Per questo, però, occorrerà metter mano con decisione a quel tesoretto formato euro dopo euro da un anno e più a questa parte.
I tifosi sono anche piccoli ragionieri, oltre che sognatori.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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