L’analisi – Dalle certezze alla crisi: squadra sopravvalutata o scelte sbagliate?

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[ot-caption title=”L’esultanza di Livorno, sembrano passati mesi – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/09/Tutti-sotto-la-Curva.jpg”]

Il terzo pugno al viso in dodici gare è quello che fa iniziare il conteggio da KO, quello che apre una voragine nelle certezze accumulate nella passata stagione e disperse piano piano nel corso delle ultime giornate.

Se il rovescio di Bari poteva essere stato dettato da un eccesso di presunzione, la batosta di Cesena dal gol preso nel recupero del primo tempo e dal rigore inesistente, la disfatta di Trapani è di certo più grave.

La crisetta innescata dai tre punti in quattro gare, si è trasformata in una crisi vera e propria, non tanto per le tre sconfitte in campionato, in questa B equilibrata ci sta di perdere qualche gara, quanto dal “come” si sono perse certe partite.

Nelle sole tre sconfitte i bianchi hanno preso l’enormità di 14 gol, davvero tanti, troppi, mentre nelle restanti 9 gare, lo score negativo si è fermato a soli 4 gol.

Cosa possa essere accaduto ad una squadra costruita per essere più solida e matura rispetto all’anno passato? Com’è possibile che la personalità ed il possesso palla mostrato a Bari, o a Salerno, solo per fare due esempi, siano svaniti nel nulla?

Gli infortuni di Postigo e Terzi possono aver indebolito la difesa, ma a Cesena c’erano loro; le mancanze sulla fascia destra offensiva che stanno costringendo Brezovec a giocare mezzala destra, o la scarsa forma fisica di qualche interprete sono sufficienti a spiegare certe disfatte?

La difficoltà a riprendersi il centrocampo di Juande o la fragilità mostrata spesso dagli esterni difensivi, sono così gravi da rendere una squadra irriconoscibile?

Cosa è successo al gruppo, definito da tutti, mister in testa, ma anche dagli stessi giocatori, come estremamente unito e coeso? Difficile pensare che si siano create inimicizie tali al suo interno da minarne gli equilibri in così poco tempo.

Ma allora perché questa squadra segna anche poco, nonostante il potenziale offensivo? Perché il centrocampo per qualche gara di troppo ha perso le misure con gli avversari, specialmente dal punto di vista fisico?

La squadra lavora bene in settimana, il preparatore che ha affiancato Bjelica sta facendo un ottimo lavoro, ma probabilmente manca ancora qualcosa per arrivare al top della condizione?

Infine, quali possono essere le colpe di Bjelica? Qui sta un po’ l’ago della bilancia, anche in relazione a quelle che potranno essere le decisioni dell’area tecnica, o meglio dell’accoppiata GrazziniMiskovic.

Sostituire il tecnico può essere la mossa giusta per far “guarire” la squadra?

Su questo ognuno può avere la propria idea, ma ci sono degli aspetti che invitano alla riflessione.

Bjelica è ripartito da basi solide, cercando gli innesti giusti, facendo da manager, difficile pensare che si potesse fare molto meglio a livello di acquisti, anche a livello di esperienza, tuttavia queste prime 12 giornate lasciano aperti diversi dubbi proprio da questo punto di vista.

L’aspetto psico-fisico e caratteriale della squadra è quello che sta lasciando i dubbi più grandi, perché resta difficile dare tutta la colpa a scelte tecniche o di moduli che non hanno fatto altro che seguire la traccia positiva sperimentata l’anno passato.

I moduli spesso lasciano il tempo che trovano, specie quando gli interpreti hanno difficoltà a riproporre prestazioni all’altezza delle loro caratteristiche.

Questo si sta vedendo, tanto che viene da chiedersi se sia stata sopravvalutata la forza di questo gruppo, specie nelle caratteristiche che ne contraddistinguono uno vincente.

Oggi è previsto un nuovo confronto tra Nanni Grazzini e Damir Miskovic, per decidere il da farsi, difficile però pensare che si decida per un cambio di guida tecnica.

Troppo radicata in questo allenatore la scelta di interpreti e le strategie, per pensare a cuor leggero di voltar pagina, sarebbe probabilmente più una scelta d’istinto che una ragionata.

La notte porterà consiglio, magari anche agli stessi giocatori che ieri hanno dovuto subire la prima contestazione dell’era BjelicaMiskovic, da parte di una tifoseria che da sempre più segni di impazienza.

Il gruppo ha fatto tappa su Pontremoli per pernottare ed iniziare il ritiro, mentre già questa mattina è previsto il primo allenamento allo Stadio Picco.

Le prossime ore ci diranno qualcosa di più…

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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