Il Pagellone – Catellani cuore incompreso, Errasti guerriero, Chichizola attento

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[ot-caption title=”Nenè sconsolato a fine gara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/11/Nene-a-fine-gara.jpg”]

Chichizola – 7 Sempre concentrato ed attento, è costretto a fare gli straordinari in una sola occasione, ma si fa trovare pronto. Vigile.

Martic – 6,5Prestazione in crescendo, un po’ sottotono nella prima frazione, molto più incisivo e sciolto nel secondo tempo. Sta crescendo anche di condizione, peccato per la precisione negli assist ai compagni, sicuramente ancora da migliorare. Reattivo.

Valentini – 6,5Rapido e concentrato sulla marcatura, si fa prendere però in qualche occasione un po’ fuori posizione, ma per fortuna senza causare danni gravi. Soldatino.

Piccolo – 6,5Il Capitano mostra la giusta concretezza chiudendo tutti i varchi, talvolta anche scabrosi, specie nel secondo tempo. Qualche sbavatura quando gli avversari arrivano in velocità, ma se la cava con la grande esperienza. Esperto.

Milos – 5A sinistra anche questa volta, non ripete le buone cose fatte vedere nel match con l’Avellino. Quasi timoroso e molto impreciso, sceglie anche soluzioni non ottimali e spesso perde palla banalmente. Prestazione da dimenticare in fretta. Spento.

Juande – 6,5Sagacia tattica in quantità, per tappare i buchi in mediana. La presenza al suo fianco di Errasti, lo aiuta nel compito difensivo, mentre potrebbe essere più preciso nel dare il là all’azione, anche se il pressing avversario non dava troppe possibilità di ragionare. Intelligente.

Errasti – 7A Modena il suo lavoro oscuro si era visto di meno, contro le frizzanti ripartenze dei rivieraschi finisce per risaltare di più, inquadrando bene le sue caratteristiche peculiari. Rapido di pensiero in interdizione, costituisce un’arma notevole per variare i canovacci in mediana. Guerriero.

Brezovec – 6 Interpreta a suo modo il ruolo di mezzala destra, ovviamente più da centrocampista che non da ala pura. Magari le discese sul fondo sono limitate, ma di contro l’intesa con Martic produce buone cose, specie nella ripresa. Prova a servire i compagni di punta, ma il piede non è, questa volta, tra i più precisi, anche su calcio piazzato. Impegnato.

Catellani – 7 – Il voto potrà apparire alto, visto il rendimento in campo del ragazzo di Reggio Emilia, ma se lo merita per ciò che rappresenta come stimolo per i compagni e talvolta anche per il pubblico, freddino a dire il vero. Sarà convulso nelle sue giocate, sarà controproducente il modo che ha di provare a prendersi la responsabilità di creare qualcosa, ma se tutti giocassero con la sua grinta, forse qualche pareggio si sarebbe tramutato in vittoria. Senza voler mancare di rispetto a nessuno dei suoi compagni, s’intende. Numero Uno.

Nenè – 5,5Da l’impressione di poter essere sempre pericoloso, specie quando prepara la botta da fuori, ma purtroppo le conclusioni sono sempre imprecise. Bjelica gli concede i novanta minuti sperando nella giocata che invece resta latitante. Impreciso.

Calaiò – 5,5Intelligente nelle giocate, rapido di pensiero e pronto al dialogo con i compagni, tuttavia quando ha la palla buona per far male, riesce ad essere pericoloso solo in una occasione. Si potrebbe parlare di scarsità di palle giocabili, di necessità di affinare l’intesa con interpreti improvvisati in ruoli spesso determinanti, ma resta il fatto che da lui, come dagli altri, ci si aspetta qualcosa in più, anche in termini di concretezza. La sua sostituzione fa salire il tono dei mugugni, giustificati? Compitino.

Migliore – 6Deve partire dalla panchina perché la schiena non lo lascia ancora tranquillo. Prova a vivacizzare la fascia sinistra, riuscendoci a tratti.

Rossi – 6Entrare sotto i fischi di una parte del pubblico, anche se non rivolti a lui, non è affatto facile. Di contro trova il modo di farsi apprezzare per impegno e protezione della palla. Per applicazione negli allenamenti, merita di essere preso in considerazione, altrimenti che cosa ci sta a fare in rosa?

Acampora – s.v. – Pochi minuti per portare un po’ di freschezza in mezzo al campo.

Mister Bjelica – 5,5Si potrebbe aprire un libro sul momento complicato che sta passando, ma è sufficiente confrontare il periodo attuale con l’omologo dell’anno passato, per rendersi conto di dove stia la questione. I fari spenti della passata stagione sono già dimenticati, come sembra sempre più difficile da trovarsi quella spensieratezza legata al nuovo progetto, quella tranquillità di giudizio, troppo presto dimenticata. Quando i pareggi vengono presi come sconfitte dall’ambiente, non è affatto facile lavorare in tranquillità, ne per lui, ne tanto meno per i giocatori. La squadra ha in verità acquisito esperienza ed anche tecnica in più, tale probabilmente da giustificare le aspettative della vigilia, ma sappiamo sin troppo bene, essendoci già passati tante volte, di come tutto ciò abbia sempre complicato le cose nel nostre Golfo. Se il periodo attuale sia figlio o no della sconfitta di Cesena, non lo si può sapere per certo, quel che è evidente però, è forse una mancanza di tranquillità nella squadra che ha portato a due gare in cui si è prodotto tanto, ma ottenuto poco ed una nella quale le mancanze in infermeria, hanno tolto imprevedibilità e geometrie. Lo Spezia di ieri è sceso in campo con un 4-3-3 mascherato da 4-2-3-1, con Brezovec ad agire da ago della bilancia, una situazione positiva nel primo tempo, avrebbe potuto aiutare la squadra a gestire meglio questa gara complicata, ma la dea bendata, per il momento, sta lontana dal Picco. Un ultima cosa, ma non meno importante: questa contrapposizione Mister – stampa e Mister – parte della tifoseria, non potrà che far male ulteriore ad un ambiente che se non ha capito di aver perso l’umiltà, vuol dire che non capisce, o non vuol capire, cosa serva per vincere un campionato…

Arbitro Maresca – 5 – Diventa stucchevole tutte le volte parlare dell’arbitro di turno, ma il Sig. Maresca dimostra ancora una volta la mediocrità dei fischietti di questa categoria. Non decide nulla, ma ti fa incavolare, quindi la prestazione è ampiamente insufficiente.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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